Just Time
2018-05-05 16:20:44 UTC
Nel programma TV REPORT, Marchionne sta raccontando frottole, ma è
naturale, visto che la FCA non produce auto elettriche (al contrario
della Norvegia).
Egli lascia intendere che l'energia elettrica che serve per la ricarica
degli autoveicoli viene comunque prodotta bruciando fossili, ma FINGE di
dimenticare alcuni particolari: l'energia elettrica totale per il
fabbisogno nazionale non viene prodotta esclusivamente con grandi
centrali termoelettriche, ma anche da quelle idroelettriche, dai
pannelli fotovoltaici, energia eolica, ecc. Inoltre, le stesse grandi
centrali termoelettriche, che pure bruciano fossili (metano) hanno
RENDIMENTI (efficienza) di gran lungo maggiori di quelli dei singoli
motori endotermici (a combustione interna) relativi alla motorizzazione.
Se, per esempio, per trasmettere alle ruote una quantità di energia pari
a 1000 MWh (MegaWattOra) la grande quantità di autoveicoli che deve
portare alle ruote una tale energia, deve bruciarne alla fonte
(carburante) 4000 MWh presenti in forma chimica (potere calorifico del
combustibile). Una grande centrale, con rendimento molto maggiore, fra
caldaie, turbine ed alternatori, deve bruciare, per esempio, solo 2000
MWh in caldaia, per produrre in forma elettrica gli stessi 1000 MWh che
gli autoveicoli producono bruciandone 4000. In pratica, le dispersioni
di energia in forma termica e meccanica, negli autoveicoli sono molto
maggiori di quelle che si hanno nelle grandi centrali. Mentre in un
motore endotermico il rendimento (rapporto fra resa e spesa) non supera
il 25%, in una grande centrale il rendimento GLOBALE (caldaie, turbine,
alternatori) può superare il 50% e l'energia immessa sugli elettrodotti
ad altissima tensione, lunghi molti chilometri, producono solo perdite
per effetto JOULE (riscaldamento cavi). Questo è il motivo per cui si
preferisce trasportare la stessa energia con elevatissime tensioni
piuttosto che con elevatissime correnti, che produrrebbero elevatissime
perdite joule. A destinazione, apposite sottostazioni con TRASFORMATORI
abbasseranno la tensione (a parità di potenza) per renderla compatibile
con l'utenza industriale e civile.
naturale, visto che la FCA non produce auto elettriche (al contrario
della Norvegia).
Egli lascia intendere che l'energia elettrica che serve per la ricarica
degli autoveicoli viene comunque prodotta bruciando fossili, ma FINGE di
dimenticare alcuni particolari: l'energia elettrica totale per il
fabbisogno nazionale non viene prodotta esclusivamente con grandi
centrali termoelettriche, ma anche da quelle idroelettriche, dai
pannelli fotovoltaici, energia eolica, ecc. Inoltre, le stesse grandi
centrali termoelettriche, che pure bruciano fossili (metano) hanno
RENDIMENTI (efficienza) di gran lungo maggiori di quelli dei singoli
motori endotermici (a combustione interna) relativi alla motorizzazione.
Se, per esempio, per trasmettere alle ruote una quantità di energia pari
a 1000 MWh (MegaWattOra) la grande quantità di autoveicoli che deve
portare alle ruote una tale energia, deve bruciarne alla fonte
(carburante) 4000 MWh presenti in forma chimica (potere calorifico del
combustibile). Una grande centrale, con rendimento molto maggiore, fra
caldaie, turbine ed alternatori, deve bruciare, per esempio, solo 2000
MWh in caldaia, per produrre in forma elettrica gli stessi 1000 MWh che
gli autoveicoli producono bruciandone 4000. In pratica, le dispersioni
di energia in forma termica e meccanica, negli autoveicoli sono molto
maggiori di quelle che si hanno nelle grandi centrali. Mentre in un
motore endotermico il rendimento (rapporto fra resa e spesa) non supera
il 25%, in una grande centrale il rendimento GLOBALE (caldaie, turbine,
alternatori) può superare il 50% e l'energia immessa sugli elettrodotti
ad altissima tensione, lunghi molti chilometri, producono solo perdite
per effetto JOULE (riscaldamento cavi). Questo è il motivo per cui si
preferisce trasportare la stessa energia con elevatissime tensioni
piuttosto che con elevatissime correnti, che produrrebbero elevatissime
perdite joule. A destinazione, apposite sottostazioni con TRASFORMATORI
abbasseranno la tensione (a parità di potenza) per renderla compatibile
con l'utenza industriale e civile.
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