Discussione:
Italia contro Europa su questione ora legale
(troppo vecchio per rispondere)
Roberto Deboni DMIsr
2020-10-31 06:05:56 UTC
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L'ultimo cambio dell'ora legale (25 Ottobre 2020) e' passato
in sordina, in mezzo alla vicenda sul Covid-19.

La novita' e' che cade uno degli argomenti pregnanti, ed
evidentemente il piu' falso, con cui i sostenitori dello
spostamento due volte all'anno delle lancette degli orologi
e timer, difendevano la loro posizione:

Ovvero "perche' lo fa tutta l'Europa!" e quindi fare di
testa propria crearebbe scompensi nei rapporti con gli
altri paesi. E' una bugia bella e buona, l'ennesima prova
di quanto sono falsi (e quindi una indiretta conferma
che dietro ci sono motivazioni truffaldine, ovvero
inconfessabili, dei reali motivi per imporre una scelta
che la maggioranza degli italiani, o rigetta, o e'
semplicemente indifferente, con chi rigetta in maggiore
numero verso chi invece loda lo spostare gli orologi.

Un riepilogo della vicenda:

<https://www.money.it/Ora-legale-abolizione-Italia-cosa-ha-deciso>

Nel 2018 il Parlamento europeo, con 410 voti favorevoli, 192 contrari
e 51 astenuti, si è espresso a favore della fine del doppio spostamento
annuale degli orologi. All'inizio, la decisione doveva essere rispettata
nel 2019, ma alcuni stati hanno chiesto piu' tempo (in realta' la
solita' tattica dilatoria di chi e' truffaldino).

Quindi, l'UE ha deciso che la decisione diventi operativa nel 2021,
lasciando la scelta ai vari paesi se:

* "fermarsi permanentemente in orario estivo", cioe' gli orologi
avanti un'ora per tutto l'anno; per questi paesi, l'ultimo
cambio dell'ora legale dovrebbe avvenire il marzo 2021 (con la
decisione presa e comunicata alla UE che in ottobre 2021 non ci
sara' piu' il ritorno all'ora solare, entro il 30 aprile 2021).

* "fermarsi permanentemente sull'ora solare (cioe' invernale)",
e per questi paesi l'ultimo spostamento degli orologi dovrebbe
avvenire nel ottobre 2021, dopo di che gli orologi resterebbero
per sempre sull'ora solare (invernale). Anche questa
comunicazione va data alla UE entro il 30 aprile 2021.

Il fatto che i vari paesi abbiano diversi riferimento orari non e'
un particolare problema (speciamente in un mondo globalizzato,
ove lavorare con fusi orari diversi e' all'ordine del giorno)
perche' la differenza d'orario e' fissa per sempre, chi un'ora
avanti o un ora indietro. Se prima, queste "differenze" erano
solo longitudinali, dopo potranno essere scollegate dalla
longitudine, semplicemente dipendente dalla scelta del paese,
ma se con il DST (spostamento ora due volte all'anno), non si
e' mai avuto problemi, ad esempio, con il Regno Unito (che ha
costantemente un ora indietro rispetto all'asse Berlino-Roma),
non si vede come possa esserlo se anche, ad esempio, con la
Francia, scattasse un tale differenziale "permanente" fisso.

In ogni caso, l'Italia, secondo la tesi berciata per decenni dai
difensori dello spostamento degli orologi (stampatori di orari
ferroviari e autobus ?), si adegua ?

NIENTE AFFATTO!

"L’Italia ha detto no all’abolizione dell’ora legale. Il governo
Conte ha depositato a Bruxelles richiesta formale di mantenimento
della situazione attuale. Ciò significa che manterremo il cambio
orario due volte l’anno (a fine ottobre e a fine marzo)."

Con un governo in cui il partito di maggior numero di parlamentari
ha attaccato il tunnel ferroviario Francia-Italia, non ci si
poteva aspettare altro, una decisione, imbecille e nel contempo
dimostrante la falsita' delle tesi dei propugnanti di un
obbligo che causa anche morti tra la popolazione.

Ecco l'elenco dei motivi, la cui logica ricorda la idiota
ACB presentata a suo tempo sul tunnel:

1) La prima motivazione fa riferimento alla mancanza di una
visione chiara su vantaggi e svantaggi del cambio orario.
Non ci sarebbero, nei fatti, prove scientifiche che i due
cambi di fuso orario arrechino danni all’equilibrio
psicofisico, ragion per cui si preferisce mantenere le
cose così come stanno.

Questa e' una motivazione senza alcun senso, che va perfettamente
a braccetto con la motivazione anti-tunnel che sosteneva che
il tunnel Francia-Italia danneggia l'economia nazionale perche'
"farebbe merdere un mucchio di soldi in mancati introiti
dell'accisa sui carburanti del trasporto su gomma" !!!!
Una motivazione che potrebbe convincere solo gli idioti.

Se non si sa con certezza che una cosa faccia o non faccia
male, NEL DUBBIO una persona SANA DI MENTE smette di farlo,
non continua imperterita a farlo, in attesa di una prova
definitiva! DEVE ESSERCI UNA MOTIVAZIONE che non e'
"il dubbio" per continuare a "rischiare" cio' che si sospetta,
seppure non ancora provato, faccia male.

In altra parole il punto 1) non e' un motivo, ma una idiozia!

E il tutto, ammesso e non concesso, che ci sia il dubbio.
In realta' chi dubita che lo spostamento di marzo degli
orologi e', come minimo causa di morti e feriti per
incidenti stradali, nonostante vari studi a tale proposito,
che hanno esposto dati e argomenti altamente plausibili,
non fa altro che fare gruppo con i negazionisti della
pandemia in corso, con i terrapiattisti e con i novax.
Urca, ma sono lo zoccolo duro di M5S !

2) La seconda ragione è di carattere economico: l’ora legale,
spiega il documento, permette un bel risparmio di energia
elettrica, pari a 100 milioni di euro l’anno.

La cifra puo' fare impressione, ma si tratta di 1,60 euro
per italiano, o se volete, 3,2 euro per famiglia media
italiana (mi pare che l'Italia faccia 1,9, quindi ci siamo
larghi). Ma veramente, siete diposti ad accettare i danni
e i fastidi, due volte all'anno, solo per avere 3 euro in
piu' in tasca ? SERIAMENTE ?

E questo, ammesso e non concesso che sia vero. Infatti,
100 milioni di euro, se prezziamo l'energia a 20 centesimi
al chilowattora, fanno 500 milioni di kW*h all'anno.
Che sono 500 GW*h, che sempre secondo la fonte dubbia dei
risparmi, sono concentrati principalmente in aprile e in
ottobre (e non si capisce, se fosse vero, perche' non ci
aggiungino anche i mesi di marzo e novembre, e questo da
solo e' un argomento che prova quando non credano loro
stessi alla fandonia del risparmio). L'Italia consuma
annualmente 300'000 GW*h di energia, ma il risparmio
puo' solo riguardare i consumi per illuminazione.
Il dato dei consumi per illuminazione, prima della
introduzione delle CFL e poi dei LED, era stimato:

<https://www.enea.it/it/Ricerca_sviluppo/documenti/ricerca-di-sistema-elettrico/illuminazione-pubblica/18-lumiere.pdf>

in 50'800 GW*h/anno, dei quali 6'100 per illuminazione
stradale.

L'illuminazione stradale se ne frega dell'ora legale:
le luce si accendono quando serve, cioe' secondo sensori
crepuscolari oppure orologi astronomici. Nessuno andrebbe
a spegnere i lampioni solo perche' un certo ministro ha
deciso che non e' ancora buio. Quindi, cominciamo a
togliere questi 6'100, restano 50'800 - 6'100 = 44'700 MW*h

Anche se questo studio e' del settembre 2010, i dati
utilizzati sono vecchi, ben prima del 2009, perche' ci
vuole tempo per mettere insieme certe statistiche.
Voglio ricordare che la prima lampadina LED di potenza
(cioe' da 10 watt e quindi in grado di fare vera luce,
e non i 0,8 watt da lumini da cimitero precedenti)
a prezzo "accessibile" (meno di 10 euro, invece dei
40-50 euro delle prime Osram e Philips) era in vendita
nei negozi Lidl verso la fine del 2008.
Inoltre le CFL (compatte fluorescenti), non convinceva
molti consumatori, per molte ragioni, alcune anche
valide, come una luce sgradevole, grigia, dei modelli
piu' economici. Inoltre, uno dei candidati piu'
interessanti per i risparmi della illuminazione, i
condominii, aveva problemi con le fluorescenti, per i
molti punti luce temporizzati, dato che le lampadine
fluorescenti, ovvero CFL, male sopportavano
ripetuti brevi periodi di accensione, guastandosi
anche solo dopo 3-6 mesi di utilizzo invece dei 5 anni
promessi dagli imbonitori commerciali.
Tanto erano recalcitranti gli utilizzatgori, che la
Commissione Europa ha voluto introdurre un divieto graduale
di vendita lampadine ad incandescenza a partire dal 2009,
onde forzare la mano ai consumatori.

Questo significa che il dato di 44'700 MW*h era ancora
riferito ad una presenza ancora importante di lampadine
ad incandescenza. Nel mio condominio, ad esempio,
erano ancora munite di lampadine a incandescenza da
40 watt e 60 watt, tutte le luci temporizzate (quelle
delle scale che si accendevano a pulsante, come quelle
delle cantine, degli scantinati, delle corsie garages,
etc.) per una potenza totale di circa 900 watt per una
sola scala (e un altro chilowatt per le corsie auto).
Solo la notturna del giardino e portici, era tutta di
luci fluorescenti da 9 watt (per un totale di circa
500 watt). Oggi, l'alimentazione di una scala assorbe
110 watt, e quella generale circa 100 watt. Ma anche
la notturna ha guadagnato, con l'assorbimento sces
a circa 300 watt (le LED son piu' efficienti anche
rispetto alle CFL).

Ora, nel 2009, non sappiamo quante lampadine erano
gia' fluorescenti e quanto ancora ad incandescenza.
Infatti il dato di 44'700 MW*h include anche
industria e terziario, che gia' da anni usano i
tubi fluorescenti e non si sono tirati indietro
dall'installare lampadine CFL ove possibile.

Ma dal grafico di pagina 6 possiamo fare alcuni
ragionamenti. Per cominciare, i consumi elettrici di
agricoltura e industria sono certamente solo in
minima parte per illuminazione: possiamo facilmente immaginare
che il grosso si consuma per i macchinari.

Dove abbiamo una forte presenze dei consumi di illuminazine
(a causa delle lampadine ad incandescenza) e' piu' nel
settore domestico, ma anche nel terziario. Pensate ad
una supermercato, ad un centro commerciale, ad un
negozio in generale. Avranno sicuramente consumi elevati
per frigoriferi e riscaldamento. Ma anche tanta, tanta
illuminazione. A naso direi che il settore residenziale
e quello terziario abbiano un rapporto simile tra consumi
per illuminazione e consumi per altri utilizzi. Il totale
di energia intorno al 2009 per residenziale e commerciale,
cioe' il cosidetto terziario, vale 150'700 GW*h, a cui
abbiamo detto, togliamo subito 6'100 di illuminazione
stradale, restano quindi 66'900 + 77'700 = 144'600 GW*h
al cui interno troviamo i consumi di illuminazione degli
edifici occupati da persone.

Inoltre, riguardo all'industria, tipicamente lavora a
turnazione, quindi l'illuminazione sente poco i riferimenti
orari, perche' le attivita' proseguono ampiamente prima e
dopo che il sole si albeggiato e tramontato.

Il problema ora e' capire quanto parte e' la quota dei
44'700 GW*h imputabile al terziario, esclusa la stradale.

Ma ho trovato pero' questa notizia su dati 2013:

<https://www.adnkronos.com/sostenibilita/risorse/2014/06/05/nel-italia-twh-anno-energia-per-illuminare-industria-terziario_IORD6fnPOPMUXGNMos2yMO.html>

"In Italia, secondo le stime Enea, nel 2014 si consumeranno
circa 26 TWh/anno di energia elettrica per l’illuminazione
di industria e terziario, pari ad oltre 13 milioni di
tonnellate di Co2."

Il che fa presumere che il divieto di vendita lampadine
ad incandescenze partito nel 2009, abbia gia' esternato
i suoi effetti, confermando cio' che c'e' scritto a
pagina 6 del documento citato, con riferimento
alla illuminazione pubblica:

"... sia stato stimato che interventi di riqualificazione
energetica degli impianti potrebbero ridurre gli attuali
consumi del 30-40%"

Infatti, 50'800 - 40% = 30'480 GW*h

una stima che combaccia grosso modo con il dato riportato
da ADN Kronos, se togliamo la parte stradale (ridotta
anch'essa del 40%), ci troviamo 26'820 GW*h.

Ma sol onel 2014 sono diffuse le lampadine LED a costi
ancora piu' bassi (dal 2008 sono arrivate le LED Lidl
a meno di 10 euro, ma nelle GDO molte LED superavano
per anni le 10 euro al pezzo), e quindi ci sono ancora
molte CFL. Per questo motivo leggiamo:

"Secondo le stime LifeGate, infatti, se l’industria e il
terziario in Italia utilizzassero solo lampade a Led, si
potrebbero risparmiare oltre 18 TWh/anno di energia
elettrica e ridurre le emissioni di circa 10 milioni
di ton di Co2."

Sappiamo oggi che le lampadine LED in media hanno una
efficienza che supera di slancio i 100 lumen/watt
(una equivalente a lampadina da 60 watt assorbe solo
6 watt quando la CFL corrispondente chiede almeno
14 watt), e quindi nel 2020 possiamo affermare che, se
i 26'000 GW*h non sono scesi a 18'000 GW*h come stimato
con ottimismo nell'articolo, possiamo pero' certamente
pensare ad qualcosa intorno ai 20'000 GW*h, tra
industria e terziario. Come gia' spiegato, la quota
usata dell'industria se ne frega degli orari, perche'
o si tratta di turnazione, o l'attivita segue la luce
solare (ad esempio, i cantieri edili non lavorano quando
e' scuro). Non riesco a recuperare il dato
dell'industria, mia ricordo circa un terzo, quindi
sarebbero 14'000 GW*h da distribure tra residenziale
e commerciale (che include anche gli uffici pubblici).
E come si riparte tra i due settori ?

All'inizio (2008/2009) si aveva 66'900 GW*h di
consumo totale residenziale e 77'700 GW*h di commerciale.
Quindi un rapporto 46% su 54% del primo e del secondo.
Un altra ipotesi e' che il domestico e' quello che ha
ridotto di piu' i consumi, perche' era li' che c'era la
maggiore presenza di lampadine a incandescenza (negli
uffici e nei centri commerciali, nel 2009 regnavano
gia' tubi fluorescenti e CFL.
Il problema e' capire quanta elettricita' consumavamo
per le luci sul totale in bolletta.

Ecco uno studio ABenergia del 2019:

<https://www.qualenergia.it/articoli/indagine-abenergie-da-quali-carichi-dipendono-i-consumi-elettrici-domestici-e-come-tagliarli/>

"su un valore medio annuo complessivo di circa 2.700 kWh per
famiglia, il frigorifero incide con 566 kWh, rappresentando
quasi il 21% del consumo totale, seguito da lavastoviglie,
con 400 kWh (circa il 15% del totale) e illuminazione, con
277 kWh (10% totale), mentre lo stand by di apparecchi ed
elettrodomestici porta addirittura a un consumo di quasi
220 kWh, che equivale a ben l’8% del totale."

L'illuminazione domestica, ormai nel 2019 in avanzato
efficientamento, rappresenterebbe circa il 10% (probabilmente
nel 2009, dieci anni prima, rappresentava fino al 30%,
ovviamente con un consumo medio che superava le 3'000 kW*h)

Quindi, i circa 66'900 residenziali, vedrebbero circa
6'690 GW*h di illuminazione, restando 14'000 - 6'690 =
7'310 GW*h di illuminazione del terziario.

Anche il terziario e' particolare, mentre gli uffici
indubbiamente spostano i consumi elettrici in base
all'ora legale, i centri commerciali invece no. Infatti,
sono edifici spesso voluminosi o senza finestre, il
che significa che l'illuminazione e' accesa tutto il
giorno. Spostare l'ora legale non ha questo grande effetto.

Altra ricerca:

<https://www.qualenergia.it/articoli/consumi-energetici-negli-uffici-la-climatizzazione-pesa-per-il-57/>

"La climatizzazione pesa per il 57% sui consumi energetici negli
edifici ad uso ufficio, seguita dalle apparecchiature elettriche
(26%) e dall’illuminazione (17%)."

Che dire ? I centri commerciali fanno notevole uso di pompe di
calore, piu' che del gas, perche' d'estate svolgono la
duplice funzione di raffreddamento. Quindi, oggi anche i
centri commerciali consumano una buona fetta per la
climatizzazione.

Andando alla cieca, potremo definire la stessa proporzione,
cioe' 77'700 x 17% = 13'209 GW*h, piu' alto dei 7'310 GW*h
calcolati sopra. Facciamo un compromesso, prendiamo
10'000 GW*h, pur di avere un numero (se e' sbagliato di
1'000 o 2'000 in piu' o meno si tratta al massimo di un 20%
da aggiustare, ma l'ordine di grandezza resta valido).

Ora dobbiamo riportare questi valori ad un dato giornaliero,
cioe':

residenziale: 6'690 / 365 = 18,3 GW*h/giorno
commerciale: 10'000 / 365 = 27,4 GW*h/giorno

Mi ricordo di una statistica che riportava che il tempo medio
di accensione delle luci domestiche e' di circa 4 ore, ora
piu', ora meno al cambio delle stagioni. Mentre gli
uffici, quante ore farebbero ? Quanti uffici spengono la
luce se fuori c'e' il Sole ? Quanti uffici sono all'ombra
di palazzi, o senza finestre, ovvero si affacciano su
cortili bui ? Chi gira spesso per uffici, fa certamente
mente locale di molti uffici che hanno l'illuminazione
sempre accesa. Se fossero ad orario continuo, sarebbero
8 ore, piu' mezz'ora per entrare e per uscire, totale 9 ore.
Ovvero 3,04 GW*h ogni ora, una potenza di 3,04 GW per
illuminazione. Ma se fossero accesi sempre, la
presenza del cambio orario, non farebbe differenza.

Sospetto che il grosso dei consumi "sensibili" all'ora
legale, sarebbero solo i consumi domestici, pari a:

18,4 / 4 = 4,6 GW*h all'ora, cioe' 4,6 GW di potenza.

Secondo la tesi dell'ora legale, usiamo queste luci
per un ora in meno per almeno 30 giorni (il mese
"critico", quello vicino allo spostamento),
cioe' 4,6 * 30 = 138 GW*h x 2 = 276 GW*h.
Ricordo che nel giro di un mese, l'ora in cui il
Sole si alza, si anticipa di un'ora, quindi l'effetto
dell'ora legale svanisce nel giro di un mese.
E viceversa, per questo ritengo che l'effetto di
risparmio si ha solo nei due mesi a ridosso del giorno
dello spostamento delle lancette (di cui usiamo solo
il mese verso l'estate e non quello verso l'inverno).
Se qualcuno non e' d'accordo, spiega il suo ragionamento.

Ad esempio, in Aprile il Sole si alza il primo aprile
a Roma alle 6:50 e il 30 aprile alle 6:04. Inoltre
va ricordato che se il 1 aprile si avesse il
risparmio per un'ora, man mano che avanza il mese,
il risparmio diminuisce, ed invece io ho calcolato
4,6 GW*h di risparmio per tutti i mesi.

In conclusione, ottengo un dato che e' la meta' di
quella affermato dal sig.Conte (e da Terna).

Ma c'e' di piu'! Quello dei consumi di energia
elettrica non e' il solo consumo di energia in Italia.
Esiste anche il consumo dei carburanti.
Ed e' stato dimostrato, che avendo un ora in piu'
dopo il lavoro, molti utilizzano l'auto per svago
o andare nei centri commerciali, o altrove, che
altrimenti non farebbero se fosse gia' scuro.
Quindi, anche se fosse vero che lo spostamento
dell'ora legale fa risparmiare energia elettrica
consumate con le lampadine, dall'altra parte si
avrebbe un maggior consumo di carburanti. E se
rapportiamo quando consuma un auto di energia in
solo 10 minuti di motore acceso, direi che un
ora di energia elettrica per luci risparmiati, a
testa, vanno a sparire bellamente. Vediamo,
1 litro di benzina fa 10 kW*h di energia.
100 watt di lampadine (tutta la casa accesa ?)
fa in un ora 0,1 kW*h di energia risparmiata.
Se questa energia elettrica e' tutta termoelettrica,
sarebbero circa 0,3 kW*h di "combustibile" consumato,

Quindi abbiamo -0,3 kW*h di energia primaria e
+ 10 kW*h di energia primaria sprecata in piu'

ALLA FACCIA DEL PRESUNTO RISPARMIO !!!


3) Infine l’Italia teme che lasciare l’ultima parola
agli Stati membri sul mantenimento o no del cambio
ora possa creare confusione e squilibri nel
funzionamento del mercato interno a causa di un
mosaico di fusi orari.

Ma QUALE MOSAICO !!!

A parte il fatto che questo del punto 3) non e' in
nessun modo un argomento contro la fine dello
spostamento delle lancette, ma solo un argomento per
la tesi di un unico fuso orario pan-europeo (e chi
si trova orari bastardi, perche' agli estremi del
fuso orario, si attacca al tram: un tipico ragionamento
da bastardi di chi si trova lungo il baricentro del
fuso orario Berlino-Roma).

Oggi abbiamo 3 fusi orari (occidenale, centrale
e orientale). L'effetto della libera scelta, nel caso
che paesi dei due fusi estermi, adottino soluzioni
opposte, e' di avere 5 orari diversi. Non vedo se
3 riferimenti finora non hanno creato prolbemi,
perche' 5 diventerebbero ingestibili. Infatti sarebbero
riferimenti fissi per sempre, quindi facilmente memorizzabili
in automatico anche dal software piu' becero e' incapace.

L'argomento 3) poi diventa veramente assurdo se consideriamo
le conseguenze del NIET italiota, ovvero che l'Italia,
dopo il 2021, dovra' periodicamente spostare gli orologi
rispetto a paesi ad orario innamovibili.

PER I TARDI DI COMPRENDONIO
---------------------------
Oggi, chi vive in Italia deve solo ricordarsi che nel
Regno Unito, tutto l'anno, gli orologi sono un ora
indietro, e in Finlandia sono un ora avanti.

Dal 2021, l'Italia, invece di dovere memorizzare una
tabella fissa "a mosaico" (e questo nella ipotesi
peggiore, perche' un italiota non puo' pensare che
paesi vicini possano scegliere di concordare una
soluzione equivalente, mantenendo di fatto la
situazione da fuso orario) di "scarti orari" con
ad esempio, una Germania (come potrebbe
essere da alcune sondaggi) sempre un ora indietro
rispetto all'Italia (come oggi e' per il Regno
Unito, dove sono agganciate le borse italiane).
Ed invece il sig.Conte vuole buttare l'Italia in una
incubo dove ad ogni cambio orario cambia lo scarto
orario con tutti i paesi europei, uno scarto orario
oltretutto, nel caso peggiore, differenziato paese
per paese. UN VERO INCUBO.

MA QUESTI MINISTRI SU QUALI CAPACITA' SONO STATI SCELTI ?!!!

Ecco la petulante e pretestuosa posizione dell'Italia
in lingua inglese, per farci ridere dal mondo:

<https://www.corriere.it/english/19_novembre_18/why-italy-wants-to-keep-daylight-saving-time-63860644-09f9-11ea-bb7c-d14e3a07c9b7.shtml>

"Then, from 2021 onwards, each country will have to decide
whether to adopt daylight saving time or solar time for
the whole year. The move will put an end to all those small
changes in our body clock which, according to some, represent
a source of stress for our psychophysical wellbeing. At least
for the moment, however, Italy has refused to decide. Indeed,
it has filed a formal request in Brussels to maintain the
current system: six months a year of summer time, six months
a year of standard time.Italy’s position paper contains a
“national position contrary to the initiative”.

Ed ecco la prima ragione per prendere in giro gli italioti:
non sanno contare. 6 mesi avanti e 6 mesi indietro ?
Con il cavolo: aprile-ottobre sono (almeno per gli europei)
7 (SETTE) mesi, non 6, e quindi i mesi invernali sono solo
5 (CINQUE). I burocrati hanno cercato di truffare,
disegnando una inesistente "simmetria", per paura
che qualcuno arrivasse all'ovvia conclusine: dopotutto
l'ora legale avrebbe senso solo per 3 mesi (dicembre,
gennaio e febbraio). E visto che di buio in quei
mesi c'e' sia prima che dopo l'orario di lavoro, la
scelta del riferimento, un ora prima o un ora dopo
e' praticamente irrilevante. Specialmente a fronte del
costo in vite umane.


Vediamo l'unico motivo pregnante (il primo non lo e',
il terzo invece riguarda solo la modalita' della abolizione,
e non l'abolizione in se):

"The government attached a report to the document filed in
Brussels prepared by Terna, the operator of Italy’s high
voltage pylons, which quantifies this saving at
€100 million a year."

TERNA, ogni anno spara dei numeri, senza avere mai dato i
indicato le modalita' di calcolo delle sue stime.
Almeno agli inizi, seguento il precedente lavoro del GRTN,
indicava il presunto risparmio mensile, come e' stato
tabulato qui dai volontari di Wikipedia:

<https://it.wikipedia.org/wiki/Ora_legale#Vantaggi_e_svantaggi>

il che permetteva qualche valutazione (come quella che,
se l'unico argomento rimasto e' quello del risparmio
economico, non si capisce perche' non vengono inclusi
i corposi potenziali risparmi del mese di marzo e novembre).
Ma dal 2016, qualcuno di Terna ha capito che avrebbe
semplificato il lavoro di verifica dei sui calcoli ?

Il giornalista almeno riposta la questione per i paesi
piu' a nord:

"The countries of the north are against daylight-saving time
because for them it gets dark later in the summer anyway, and
they don’t need to put the clocks forward to save on bills.
Those in the south, like Italy, are in favour of the dual time
system we currently have because it gives them an extra hour
of light on summer evenings and another hour on winter mornings."

In sostanza, la maggior parte dell'Europa non tra il benche'
minimo vantaggio dallo spostare l'orologio due volte all'anno.
L'Italia invece, afferma di si'. 100 milioni di euro, dice.
Ebbene, ecco scattare l'animo petulante dell'italiota,
quello che e' anche il personaggio tipico dell'"emigrantis"
nel mondo che ci fa fare non tanto la figura degli scemi,
ma quello dei cafoni scrocconi del tempo e denaro altrui:

"The battle will go on and postponements cannot be ruled out.
But really, with all the sources of stress we already have,
is moving the hands on our clocks two days a year such a
big deal?"

AVETE CAPITO ?!!
All'italiota fa comodo che altre dieci persone si disturbino
due volte all'anno, per fargli risparmiare 3 euro per nucleare
famigliare.
E sorvoliamo sul fatto che questo risparmio presunto sia
altamente dubbioso.
Un becero scroccone, ecco cosa e' questo italiota.
Esattamente come l'emigrantis dipinto dalla sceneggiatura
televisiva. Se c'e' qualcosa di cui vergognarsi e'
sicuramente per cose come queste, dove per un micragno
vantaggio, andiamo a questuare il tempo di altre dieci
persone. Una faccia di bronzo da tipico italiota.
Che pure ha il coraggio di prendere in giro le vittime,
insultando la loro intelligenza, con la battuta:
"Ma cosa vi costa di muovere la vostra manina per due
volte all'anno per spostare delle lancette?"
Notare, la "minimizzazione" disonesta' dell'impegno altrui,
come se tutta la questione fosse solo di spostare delle
lancette. La carognata di dimenticare che non quello il
fastidio, ma il fatto che per una settimana ogni anno,
queste dieci persone, affinche l'italiota alla emigrantis
possa scroccare da loro (grazie ai loro fastidi) 3 euro
per famiglia italiota, devono andare al lavoro stanchi,
magari con il mal di testa, per una levataccia fuori
orario, prima che si abituino.

Proprio quello che ci si puo' aspettare da un "emigrantis".

Ed ora, del vero giornalismo:

<https://www.nationalgeographic.com/news/2013/11/131101-when-does-daylight-savings-time-end-november-3-science/>

" ... studies question whether daylight saving time produces any
gains at all—and some suggest it may have the opposite effect."

"Environmental economist Hendrik Wolff, of the University of
Washington, and colleagues found that the practice did indeed
drop lighting and electricity use in the evenings—but that
higher energy demands during darker mornings completely canceled
out the evening gains."

Quest'ultimo punto va spiegato agli idioti che credono che
tutto il mondo ruoti intorno a loro. Mi riferisco ai bastardi
privilegiati senza figli che entrano in uffico alle 9:00
e che probabilmente sono i piu' sfegatati sostenitori senza
interessi occulti a difendere l'ora legale.

Infatti, chi invece ha figli, oppure lavora in fabbrica,
ma anche nei negozi dei grossisti, si alza molto prima,
dovendo iniziare a lavorare gia' alle 8:00, e questo
significa che per le prime ore di aprile, deve tornare
a riaccendere le luci, che aveva iniziato a spegnere
nell'ultima settimana di marzo.

Una volta in Italia l'aria condizionata era una rarita',
quindi il maggiore caldo serale non era un problema. Ma
cio' nonostante:

"If you don't have air conditioning, it could be a slight energy
winner, but not overall in the United States. In 2007 we extended
DST by one month in the U.S., and in that one month it turned out
to be basically a zero-impact event."

Ho indicato il valore pro-capite del presunto risparmio: 1,6 euro.
Ma vale la pena ? A fronte di tutti i dubbi ? Con un probabile
incente stradale in arrivo, il giorno la domenica del cambiamento
orario ?

"It's clear that DST doesn't save energy in the big picture."

"Part of the story that is often ignored, he added, is the energy
required to get people from place to place—gasoline. In fact the
petroleum and automobile industries have always been huge
supporters of DST, Downing said."

Quindi, forse dietro all'ora legale, c'e' anche l'industria
petrolifera ? Nulla di nuovo, sotto il Sole. I polli, restano
polli, le carogne restano carogne.

"When you give Americans more light at the end of the day, they
really do want to get out of the house. And they go to ballparks,
or to the mall and other places, but they don't walk there.
Daylight saving reliably increases the amount of driving that
Americans do, and gasoline consumption tracks up with daylight
saving."

Questo succede anche in Italia. Se c'e' tempo libero dopo il
lavoro, anche l'italiano vuole andare fuori casa. Se i
fautori dell'ora legale fossero sinceri, e specialmente,
PERSONE ONESTE, non si limiterebbero a parlare dei consumi
elettrici, ma andrebbero a chiedere di verificare ogni forma
di consumo di energia, a scanso di equivoci. Ed invece si
comportano tutti, dall'impiegati che grazie all'orario
continuato ha quasi un pomeriggio libero, al politico, al
governo per ragioni ideologiche, di "irreggimentazione",
come l'imbonitore disonesto truffatore, che tira fuori
solo il piccolo argomento a suo favore, per nascondere invece
la grossa magagna a suo sfavore. DOVE SONO LE STIME DEI
CONSUMI DI CARBURANTI PRIMA E DOPO IL CAMBIO ORARIO ?!!!
SE TERNA E' COSI' PRONTA A CALCOLARE ED AFFERMARE DI
RISPARMI ELETTRICI, PERCHE' Il MINISTERO DELLO SVILUPPO
ECONOMICO, quello che pubblica i consumi petroliferi
mensili:

<https://dgsaie.mise.gov.it/consumi_petroliferi.php>

nasconde le sue stime sulle variazioni dei consumi
in aprile, con o senza lo spostamento delle lancette ?

Vogliono implicare che non c'e' alcun cambiamento ?
Voi ci credereste ? Oppure stanno nascondendo le
carte, come farbbero dei bari!


Ma per i funzionari di Terna e il governo del sig.Conte e'
una questione evidentemente ideologica. Per loro e'
importante educare il cittadino ad accettare una prevaricazione
della maggioranza (apparente). PUNTO!

I SUDDITI DEVONO IMPARARE AD OBBEDIRE. COME SOTTO L'ESERCITO
CHE NON E' PIU' OBBLIGATORIO DA DECENNI.

DEVONO IMPARARE A METTERSI IN RIGA! SE LO STATO VUOLE
SPOSTARE TUTTI GLI OROLOGI DELLA NAZIONE, ESSI VANNO SPOSTATO.
IL TEMPO E' CONTROLLATO DALLO STATO, NON DAL SOLE. E TUTTI
DEVONO ACCETTARLO.


Insomma, si tratta di una pura spregevole prevaricazione.
Roberto Deboni DMIsr
2020-11-01 03:59:41 UTC
Permalink
On 31/10/2020 07:05, Roberto Deboni DMIsr wrote:

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Post by Roberto Deboni DMIsr
Ecco l'elenco dei motivi, la cui logica ricorda la idiota
1) La prima motivazione fa riferimento alla mancanza di una
   visione chiara su vantaggi e svantaggi del cambio orario.
   Non ci sarebbero, nei fatti, prove scientifiche che i due
   cambi di fuso orario arrechino danni all’equilibrio
   psicofisico, ragion per cui si preferisce mantenere le
   cose così come stanno.
Proviamo con una lettura piu' seria di quella del sig.Conte
e dei parlamentari M5S (e il PD, che fa ?):

<https://www.scientificamerican.com/article/governments-worldwide-consider-ditching-daylight-saving-time/>

Dopo alcuni cenni alle differenze tra persone, da ricordare
a chi pensa di non subire effetti, e pretende che gli altri
si adeguino, perche' "io non ho fastidi!" e "cosa volete sia
un ora in avanti ?" si entra in argomento:

"Some people definitely seem to be more vulnerable. I think age is
one factor. As we get older, our circadian rhythm or just our
ability to deal with sleep deprivation is affected. So younger
people do better than older people. People with underlying
conditions oftentimes struggle more—people with neurodevelopmental
conditions [such as autism] or degenerative conditions such as
Alzheimer’s or other forms of dementia will be more sensitive."

Questi casi sono ovviamente in aggiunta ai "gufi" (quelli che
diventano "attivi" avanti nella giornata, sentono di piu' la
botta di una ora in meno di sono mattutino, rispetto alle
"allodole"):

"Some of us are morning people, and some of us are night owls."

La spiegazione piu' interessante, e' quella del "tipo di luce".
Se ci alziamo un'ora prima in vari mesi dell'anno (escluso
quindi i tre mesi estivi), al mattino abbiamo il tipo di luce
"sbagliata", che cioe' manda segnali sbagliati all'orologio
interno, ai secretori di ormoni, a tutto l'organismo. Ovviamente
questo problema dipende da quale e' l'orario di lavoro.
I bastardi impiegati che "ma le vostre sono solo fissime" e
che entrano al lavoro alle 9:00, o anche alle 9:30, e' piu'
facile che continuino a ricevere il "giusto spettro di luce"
anche se si alzano un ora prima. Cosi' non e' invece per i
bambini che vanno a scuola alle 8:00.

Similmente, alla sera, c'e' ancora troppa luce, o meglio,
c'e' un tipo di luce "sbagliata" e finisce che andate a letto
tardi. Il combinato disposto, e' che dormite meno, se di
inverno siete in salute e fatte 8 ore a notte, dopo il
cambio dell'ora legale, non ci riuscite piu', finite di
dormire solo 7 ore, rischiate anche di fare solo 6 ore di
sonno (l'impatto distruttivo cioe' supera il semplice
sfalsamento di un ora).

"When you’re in your daylight saving time for eight months of
the year, you’re an hour off, and you're getting not enough
light in the morning and too much light at night."

Sia chiaro, d'estate, in ogni caso, ricevete una luce serale
che non concilia il sonno, e tendete a tirare avanti nella
notte. Ma con l'ora legale estiva, le cose peggiorano.

Riguardo alla frequenza delle luce, non e' una moda "hippy",
ma un fatto scientifico. Non per nulla oggi i sistemi operativi
sono muniti di una opzione notturna, che modifica la tonalita'
dei colori dello schermo, eliminando le componenti "blu"
(cosa che sto utilizzando in questo momento).

E presentuosi sostenitori dell'ora legale estiva, credono di
potere imbrogliare il corpo, oppure per il tipo di orario,
possono dormire avanti nel mattino, e quindi non sentono il
problema. Ma per gli altri, la natura non si fa fregare,
durante la giornata, lo spettro dei colori cambia, e l'occhio
possiede recettori che registrano queste variazioni,
regolando il ciclo circadiano interno.

"And that gets worse as the summer approaches—as the days get
longer, and you’re getting light into the evening, when your
body should be getting less light so that it can get ready
for bed. In the morning, as we start getting into the fall,
it gets darker when you’re in daylight saving time."

Questa e' l'ignoranza di un avvocato come il sig.Conte, che
lamenta che ancora "non e' stato provato nulla" e degli
ignoranti parlamentari cugini di quello della ACB sul
tunnel tra Francia e Italia.

Quest'anno, il Covid-19 in marzo, ha attenuato il problema,
molti hanno potuto evitare di alzarsi alle 6 solari (che
secondo l'ora legale estiva sarebbero state le 7 DST)
e quindi l'impatto spiegato sopra non c'e' stato.
Ma rimane il problema serale, con la gente che cosi' e'
spinta a fare le ore piccole, perdendo preziose ore di
sonno. Il che alla lunga danneggia la memoria, o meglio la
capacita' di usare la memoria e quindi rendendo il popolo
piu' stupido di quanto sarebbe altrimenti. Idiocracy,
arrivo ?

Secondo questo articolo, anche l'ipotesi di impostare una
ora legale estiva permanente e' una cattiva idea:

"If we have permanent daylight saving time, I worry that come
May, June, July, we’re getting too much light too late in the
evening. Then we have trouble falling asleep because we don’t
make [enough] natural melatonin, which requires it to be dark."

Naturalmente le case farmaceutiche sono contente, perche' cosi'
aumentano le vendite di maltonina artificiale.


E poi, scusate, vi ricordate, come era nata la storiella ?
Un certo signor aveva pensato che alzarsi prima, sarebbe
servito a risparmiare candele durante le ore serali.
Poi le candele sono diventate lampadine ad incandescenza,
che sono come dei fornetti, consumando una loro parte non
disprezzabile di energia.

Ma oggi abbiamo le lampadine LED, anche se in casa accendete
una luminaria, i "watt" potete contarli a decine e non a
centinaia.

MA HA ANCORA SENSO PARLARE DI RISPARMIARE SULLA LUCE ARTIFICIALE
SERALE A FRONTE DEI CONSUMI MINIMI DELLA ILLUMINAZIONE A LED ???!!!

Oppure, ancora una volta, tutta la manfrina ha una motivazione,
da propaganda canaglia, di stampo ideologico, come quelle del
fascismo, a cui non interessa ne scienza (quando dichiarava
gli ebrei come "inferiori"), ne tecnica ?

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