Discussione:
OT - consumo energia lampadina
(troppo vecchio per rispondere)
a
2008-08-12 22:01:25 UTC
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ciao

ho una lampada di quelle che si accendono e spengono con un interruttore
(ma và ! ;-) ) ma poi la intensità della luce la si può regolare con una
manopolina

ora chiedo se con la manopolina la abbasso completamente
(non fa nessun click, va a fine corsa), quindi buio in sala,
continuo a consumar energia come se fosse accessa?

inoltre (praticamente relazionata alla domanda precedente),
il consumo varia a seconda della intensità che imposto?
pikappa
2008-08-13 12:17:45 UTC
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Post by a
ciao
ho una lampada di quelle che si accendono e spengono con un interruttore
(ma và ! ;-) ) ma poi la intensità della luce la si può regolare con una
manopolina
ora chiedo se con la manopolina la abbasso completamente
(non fa nessun click, va a fine corsa), quindi buio in sala,
continuo a consumar energia come se fosse accessa?
La potenza (quindi il consumo) dissipata è la stessa.
Il potenziometro che regola l'intensità della luce altro non è che un
partitore di tensione dal punto di vista circuitale. In parole povere,
regolando la manopola per abbassare l'intensità luminosa dissipi, per
effetto Joule, l'energia in calore attraverso un resistore in serie alla
lampadina (anch'essa resistore). Per approfondimenti vedi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Potenziometro
Marco Tullio Bisoli
2008-08-13 12:47:55 UTC
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Post by pikappa
Post by a
ciao
ho una lampada di quelle che si accendono e spengono con un interruttore
(ma và ! ;-) ) ma poi la intensità della luce la si può regolare con una
manopolina
ora chiedo se con la manopolina la abbasso completamente
(non fa nessun click, va a fine corsa), quindi buio in sala,
continuo a consumar energia come se fosse accessa?
NO.
Post by pikappa
La potenza (quindi il consumo) dissipata è la stessa.
Il potenziometro che regola l'intensità della luce altro non è che un
partitore di tensione dal punto di vista circuitale. In parole povere,
regolando la manopola per abbassare l'intensità luminosa dissipi, per
effetto Joule, l'energia in calore attraverso un resistore in serie alla
Ma per piacere , se uno viene sul newsgroup di ingegneria e legge una
spiegazione simile prima si piega dal ridere e poi pensa che è giusto
pagare un ingegnere elettronico 900 EUR (giusto per amor della solita
polemica) anzi è anche troppo.

Se le cose stessero come detto sopra, la potenza che si sceglie di non
far sviluppare alla lampada se la sprigiona la resistenza del partitore.
esempio: lampada da 60 W accesa al 10% => 6 W sulla lampada (poca luce)
e 54 sulla resistenza.

Hai mai visto una resistenza da 50 W ? lo sai che sarebbe grossa almeno
6 x 5 cm e sarebbe bollente come il fuoco ? pensi che sia racchiusa nel
frutto che tu incassi a muro ?


in realtà un variatore di luminosità è un oggetto elettronico che modula
la durata della tensione sinusoidale.

Puoi vedere come su http://www.wikipedia.it/
cerca "triac" dove putacaso parlano dei variatori di luce.

In questo modo si evita di sprecare energia (quella che non si vuole
sulla lampada) in calore.
Marco Tullio Bisoli
2008-08-13 12:55:39 UTC
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Post by Marco Tullio Bisoli
esempio: lampada da 60 W accesa al 10% => 6 W sulla lampada (poca luce)
e 54 sulla resistenza.
nelal fretta ho omesso di dire che nemmeno l'esempio del partitore
sarebbe stato calzante; nel partitore cambiano entrambe le resistenze ai
lati del cursore, ma la resistenza della lampada invece è costante;

al massimo avremmo potuto parlare di una resistenza variabile in serie
ad una resistenza fissa (la lampada) ; fermo restando che è una
bestemmia da non dire perchè nessuno mai sano di mente sceglie di
dissipare una quarantina di watt su un oggetto passivo, senza alettoni
di raffreddamento e senza una più che valida ragione.
pikappa
2008-08-15 14:34:57 UTC
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esempio: lampada da 60 W accesa al 10% => 6 W sulla lampada (poca luce) e
54 sulla resistenza.
nelal fretta ho omesso di dire che nemmeno l'esempio del partitore sarebbe
stato calzante; nel partitore cambiano entrambe le resistenze ai lati del
cursore, ma la resistenza della lampada invece è costante;
al massimo avremmo potuto parlare di una resistenza variabile in serie ad
una resistenza fissa (la lampada) ; fermo restando che è una bestemmia da
non dire perchè nessuno mai sano di mente sceglie di dissipare una
quarantina di watt su un oggetto passivo, senza alettoni di raffreddamento
e senza una più che valida ragione.
Quindi teoricamente non ho detto un'inesattezza sul reostato: è "soltanto"
una soluzione tecnologicamente improponibile!
Albert0
2008-08-13 15:16:31 UTC
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Post by Marco Tullio Bisoli
Se le cose stessero come detto sopra, la potenza che si sceglie di non
far sviluppare alla lampada se la sprigiona la resistenza del partitore.
esempio: lampada da 60 W accesa al 10% => 6 W sulla lampada (poca luce)
e 54 sulla resistenza.
Una osservazione di fisica.
Diminuendo la potenza il filamento và a temperatura più bassa e si
dovrebbe avere uno spiacevole effetto di luce rossa
( che invece è solo più gialla).
Però la potenza irradiata varia con la quarta potenza della
temperatura, per cui in realtà il filamento non diventa tanto più
freddo, al calare dell'energia emessa/fornita. In più , raffreddando/
calando potenza diminuisce anche la % di energia emessa nel visibile
(efficenza).
Da questo le lampade survoltate, che fanno molta luce in più ma non
sono tanto più calde ( altrimenti invece di durare poco durerebbero
nulla).

Questa detta da uno che dei triac sa solo che esisitono...
Xisy
2008-08-17 18:42:53 UTC
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Post by Albert0
Post by Marco Tullio Bisoli
Se le cose stessero come detto sopra, la potenza che si sceglie di non
far sviluppare alla lampada se la sprigiona la resistenza del partitore.
esempio: lampada da 60 W accesa al 10% => 6 W sulla lampada (poca luce)
e 54 sulla resistenza.
Una osservazione di fisica.
Diminuendo la potenza il filamento và a temperatura più bassa e si
dovrebbe avere uno spiacevole effetto di luce rossa
( che invece è solo più gialla).
Però la potenza irradiata varia con la quarta potenza della
temperatura, per cui in realtà il filamento non diventa tanto più
freddo, al calare dell'energia emessa/fornita. In più , raffreddando/
calando potenza diminuisce anche la % di energia emessa nel visibile
(efficenza).
Da questo le lampade survoltate, che fanno molta luce in più ma non
sono tanto più calde ( altrimenti invece di durare poco durerebbero
nulla).
Però stai facendo riferimento all'emissione di corpo nero. Dubito che lo
spettro di una lampadina ordinaria sia plankiano...

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Albert0
2008-08-17 19:18:49 UTC
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Post by Xisy
Però stai facendo riferimento all'emissione di corpo nero. Dubito che lo
spettro di una lampadina ordinaria sia plankiano...
No è cosi, per via degli elettroni "liberi" di conduzione.


"Penso che molta parte dei sistemi materiali non si comportino
letteralmente da corpi neri, anche se ce ne sono alcuni, anche
semplici, che in un certo range di T, emulano bene il concetto.
Ad es. i metalli e i plasmi di elettroni liberi
Cioè, in pratica deve sparire la struttura fine dovuta ai salti
energetici delle transizioni atomiche e/o molecolari.
Nei metalli questo accade per la grandissima vicinanza
energetica degli orbitali dei reticoli, che in pratica formano
bande "continue". Nei sistemi dove ci siano elettroni liberi in
fase gas, di nuovo, torna in gioco la sola quantizzazione degli
stati traslazionali degli elettroni, così fitta da non essere
avvertibile in molti fenomeni "
Marco Tullio Bisoli
2008-08-18 09:58:11 UTC
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Post by a
ora chiedo se con la manopolina la abbasso completamente
(non fa nessun click, va a fine corsa), quindi buio in sala,
continuo a consumar energia come se fosse accessa?
NO.
motivo: "NO, perchè la manopolina che ti hanno venduto è un apparecchio
elettronico e non è un partitore di tensione"

Marko
2008-08-13 19:11:48 UTC
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Post by pikappa
La potenza (quindi il consumo) dissipata è la stessa.
Il potenziometro che regola l'intensità della luce altro non è che un
partitore di tensione dal punto di vista circuitale. In parole povere,
regolando la manopola per abbassare l'intensità luminosa dissipi, per
effetto Joule, l'energia in calore attraverso un resistore in serie alla
lampadina (anch'essa resistore). Per approfondimenti vedi:http://it.wikipedia.org/wiki/Potenziometro
Il dispositivo che cita "a" si chiama "dimmer" (mai sentito?)
http://it.wikipedia.org/wiki/Dimmer

Per approfondimenti: http://it.wikipedia.org/wiki/Modulazione_di_larghezza_di_impulso

nella seconda sezione c'è il collegamento al link di wikipedia che
posti...e comunque non so che studi hai fatto ma a qualsiasi corso di
elettrotecnica si cita il reostato come possibile "brutale" dimmer ma
subito dopo si spiega che in questo modo si dissiperebbe stupidamente
energia in calore, penso che ogni paragrafino sul PWM o sui triac citi
il reostato come controesempio...
pikappa
2008-08-13 20:17:37 UTC
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Post by pikappa
La potenza (quindi il consumo) dissipata è la stessa.
Il potenziometro che regola l'intensità della luce altro non è che un
partitore di tensione dal punto di vista circuitale. In parole povere,
regolando la manopola per abbassare l'intensità luminosa dissipi, per
effetto Joule, l'energia in calore attraverso un resistore in serie alla
lampadina (anch'essa resistore). Per approfondimenti
vedi:http://it.wikipedia.org/wiki/Potenziometro
Il dispositivo che cita "a" si chiama "dimmer" (mai sentito?)
http://it.wikipedia.org/wiki/Dimmer

Per approfondimenti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Modulazione_di_larghezza_di_impulso

nella seconda sezione c'è il collegamento al link di wikipedia che
posti...e comunque non so che studi hai fatto ma a qualsiasi corso di
elettrotecnica si cita il reostato come possibile "brutale" dimmer ma
subito dopo si spiega che in questo modo si dissiperebbe stupidamente
energia in calore, penso che ogni paragrafino sul PWM o sui triac citi
il reostato come controesempio...

Ammetto di saperne poco di elettronica...anche a me sembrava stupido
dissipare energia in calore, ma una volta sentivo spesso di parlare di
reostati (da persone evidentemente non esperte) riferendosi ai variatori di
luce e così me ne sono andato per un'idea (sbagliata). Pardon!
Blubbo
2008-08-14 05:33:09 UTC
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Post by pikappa
Ammetto di saperne poco di elettronica...anche a me sembrava stupido
dissipare energia in calore, ma una volta sentivo spesso di parlare di
reostati (da persone evidentemente non esperte) riferendosi ai variatori di
luce e così me ne sono andato per un'idea (sbagliata). Pardon!
le stesse persone che mandano a fuoco le case?
ascolta un cretino: non aver mai paura di avere dei dubbi e chiedigli di
dimostrarti perché è così.E se qualcuno si offende (oltre che ignoranti
spesso sono pure permalosi) tu elegantemente digli che ami approfondire e
che appena lo avrai fatto ne riparlerete ;)
--
blog- http://blubrando.blogspot.com/
photo:http://snipurl.com/2ezie
Pol
2008-08-14 08:21:08 UTC
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Post by pikappa
Ammetto di saperne poco di elettronica...anche a me sembrava stupido
dissipare energia in calore, ma una volta sentivo spesso di parlare di
reostati (da persone evidentemente non esperte) riferendosi ai variatori di
luce e così me ne sono andato per un'idea (sbagliata). Pardon!
In questo mondo in cui tutti hanno ragione c'è qualcuno che è ancora capace
a dire "scusa, ho sbagliato"!

Ho apprezzato molto il tuo post, dovevo dirtelo.
Ciao
a
2008-08-13 23:49:02 UTC
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Post by a
ciao
ho una lampada di quelle che si accendono e spengono con un interruttore
(ma và ! ;-) ) ma poi la intensità della luce la si può regolare con una
manopolina
ora chiedo se con la manopolina la abbasso completamente
(non fa nessun click, va a fine corsa), quindi buio in sala,
continuo a consumar energia come se fosse accessa?
inoltre (praticamente relazionata alla domanda precedente),
il consumo varia a seconda della intensità che imposto?
Quindi da quello che ho capito,
anche se il potenzimetro lo abbasso tutto (=buio)
vado a pagare l'Enel come se lo tenessi a luminosità piena.
E se anche lo posiziono a metà, pago ugualmente come fosse
a luminosità piena.
Giusto?
Blubbo
2008-08-14 05:33:37 UTC
Permalink
Post by a
Quindi da quello che ho capito,
anche se il potenzimetro lo abbasso tutto (=buio)
vado a pagare l'Enel come se lo tenessi a luminosità piena.
E se anche lo posiziono a metà, pago ugualmente come fosse
a luminosità piena.
Giusto?
leggiti le altre risposte ;)
--
blog- http://blubrando.blogspot.com/
photo:http://snipurl.com/2ezie
a
2008-08-14 12:32:39 UTC
Permalink
Post by Blubbo
Post by a
Quindi da quello che ho capito,
anche se il potenzimetro lo abbasso tutto (=buio)
vado a pagare l'Enel come se lo tenessi a luminosità piena.
E se anche lo posiziono a metà, pago ugualmente come fosse
a luminosità piena.
Giusto?
leggiti le altre risposte ;)
bisoli dice perentoriamente no
poi le discussioni varie non le ho capite

ma bisoli ci ha azzeccato?
chi lo ha preceduto no, per esempio

in più la mia logica dice che
dovrei pagare sempre come fosse a luminosità piena
(= cioè dal muro esce la quantità x di energia che pago y,
poi, se io dopo il muro lungo il filo ne dissipo x/3,
all' Enel non gliene importa, sempre x ne avevo fatta uscire dal muro
ed allora per questa quantità x dovrò pagare il suo prezzo pieno y)
Marko
2008-08-14 13:42:43 UTC
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Post by a
Post by Blubbo
Post by a
Quindi da quello che ho capito,
anche se il potenzimetro lo abbasso tutto (=buio)
vado a pagare l'Enel come se lo tenessi a luminosità piena.
E se anche lo posiziono a metà, pago ugualmente come fosse
a luminosità piena.
Giusto?
leggiti le altre risposte ;)
bisoli dice perentoriamente no
poi le discussioni varie non le ho capite
ma bisoli ci ha azzeccato?
chi lo ha preceduto no, per esempio
in più la mia logica dice che
dovrei pagare sempre come fosse a luminosità piena
(= cioè dal muro esce la quantità x di energia che pago y,
poi, se io dopo il muro lungo il filo ne dissipo x/3,
all' Enel non gliene importa, sempre x ne avevo fatta uscire dal muro
ed allora per questa quantità x dovrò pagare il suo prezzo pieno y)
Non ci siamo proprio, non so come risponderti non diventando
pretenzioso (e non era voluto mi scuso con pikappa che probabilmente
avrà risposto di fretta) ma il concetto è che il partitore di
tensione te lo devi scordare.

Per risolvere tutti i dubbi, togliti lo sfizio di spengere tutte le
altre utenze di casa e di osservare se il contatore gira allo stesso
modo con tutti i dimmer a piena luce, a metà luce o spengendoli
tutti...
pippo_661
2008-08-14 14:47:47 UTC
Permalink
Post by Marko
On Thu, 14 Aug 2008 07:33:37 +0200, Blubbo
Post by Blubbo
Post by a
Quindi da quello che ho capito,
anche se il potenzimetro lo abbasso tutto (=buio)
vado a pagare l'Enel come se lo tenessi a luminosità piena.
E se anche lo posiziono a metà, pago ugualmente come fosse
a luminosità piena.
Giusto?
leggiti le altre risposte ;)
bisoli dice perentoriamente no
poi le discussioni varie non le ho capite
ma bisoli ci ha azzeccato?
chi lo ha preceduto no, per esempio
in più la mia logica dice che
dovrei pagare sempre come fosse a luminosità piena
(= cioè dal muro esce la quantità x di energia che pago y,
poi, se io dopo il muro lungo il filo ne dissipo x/3,
all' Enel non gliene importa, sempre x ne avevo fatta uscire dal muro
ed allora per questa quantità x dovrò pagare il suo prezzo pieno y)
Non ci siamo proprio, non so come risponderti non diventando
pretenzioso (e non era voluto mi scuso con pikappa che probabilmente
avrà risposto di fretta) ma il concetto è che il partitore di
tensione te lo devi scordare.
Per risolvere tutti i dubbi, togliti lo sfizio di spengere tutte le
altre utenze di casa e di osservare se il contatore gira allo stesso
modo con tutti i dimmer a piena luce, a metà luce o spengendoli
tutti...
Scusate leggendo qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Dimmer al paragrafo
efficienza mi è parso di capire che la potenza dissipata è un pò maggiore di
2 w per una lampadina al 50% di luminosità da 1000w alimentata a 230v in
alternata, con una efficienza del 99%.
Per cui mi pare ovvio dedurre che pago solo quello che consumo ossia il
corrispettivo del 50% di luminosità all'incirca . Dico giusto?

Ciao a tutti!!

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Andrea D'Amore
2008-08-14 17:15:33 UTC
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In article
Post by Marko
di spengere tutte le
o spengendoli
Toscano di dove?
Marko
2008-08-14 18:53:35 UTC
Permalink
Post by Andrea D'Amore
In article
Post by Marko
di spengere tutte le
o spengendoli
Toscano di dove?
Lo hai notato dallo "spengere" invece di "spegnere"?, comunque del
capoluogo..e dintorni.
Andrea D'Amore
2008-08-15 19:42:57 UTC
Permalink
In article
Post by Marko
Lo hai notato dallo "spengere" invece di "spegnere"?
Dalla ripetizione più che altro, di scambiare tra loro due lettere
adiacenti quando si scrive capita.

Tra l'altro l'ho letto con piacere.
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