Discussione:
disegno meccanico e tolleranze
(troppo vecchio per rispondere)
Carlo
2003-12-19 16:01:31 UTC
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Salve, su alcuni libri di disegno meccanico ho letto le regole inerenti le
tolleranze, ciò nonostante l'argomento si dimostra di difficile
comprensione. Su alcuni esempi di disegni rappresentati ho notato che su
alcune quote vi è riportato il valore della quota ed accanto per esempio il
valore ±0,1 oppure
0
-0,5 etc... mentre su altre la quota ed per esempio h6 oppure H6, il fatto
di h ed H rispettivamente minuscolo e maiuscolo l'ho capito, ma non ho
capito 2 cose fondamentali; perchè su alcune quote la tolleranza risulta
essere un per esempio h5 e su altre -0,1, con quale criterio si opera questa
scelta? In cosa consiste la differenza? Infine le tolleranze si applicano
solo in presenza di fori o alberi?
Grazie in anticipo
Carlo

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Rudi Curto
2003-12-19 17:28:24 UTC
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Post by Carlo
Salve, su alcuni libri di disegno meccanico ho letto le regole inerenti le
tolleranze, ciò nonostante l'argomento si dimostra di difficile
comprensione. Su alcuni esempi di disegni rappresentati ho notato che su
alcune quote vi è riportato il valore della quota ed accanto per esempio il
valore ±0,1 oppure
-0,5 etc... mentre su altre la quota ed per esempio h6 oppure H6, il fatto
di h ed H rispettivamente minuscolo e maiuscolo l'ho capito, ma non ho
capito 2 cose fondamentali; perchè su alcune quote la tolleranza risulta
essere un per esempio h5 e su altre -0,1, con quale criterio si opera questa
scelta? In cosa consiste la differenza?
Le tolleranze hanno senso solo nel caso di dimensioni di pezzi che si devono
accoppiare. Vi sono fondalmentalmente 3 tipi di accoppiamento tra due pezzi:
mobile- i pezzi accoppiati possono muoversi uno rispetto all'altro
stabile - i pezzi accoppiati non possono muoversi uno rispetto all'altro
incerto - qualche accoppiamento risulta stabile, qualcuno mobile

La differenza tra le tolleranze "con le lettere" (sistema ISO) e quelle
semplicemente con i numeri sta nella standardizione della prima, nel senso
che per il primo sistema trovi utensili (alesatori, ecc. ) e calibri ( a
tampone, passa non passa ) che si rifanno a tali tolleranze.
Quindi costruire o misurare un pezzo tollerato secondo il sistema ISO è piu'
facile ( e quindi meno costoso). Inoltre se tutti utilizzano lo stesso sistema
di tolleranze l'esperienza storica sugli accoppiamenti accresce (nei libri di
disegno migliori c'e' sempre una tabella con gli accoppiamenti ISO piu' usati
per una infinità di pezzi meccanici).

Nel caso di tolleranze "con i numeri" non vi sono questi vantaggi.

Per approfondire l'argomento ti consiglio di usare Google-gruppi e cerca
il tread "Tabelle tolleranze"
http://groups.google.it/groups?hl=it&lr=&ie=UTF-8
&frame=right&th=c4d3784a0228d354&seekm=jGA18.2522%24QG2.41032%
40news2.tin.it#link3
Post by Carlo
Infine le tolleranze si applicano solo in presenza di fori o alberi?
Si, ma per albero si intende qualsiasi cosa sia "piena" e per foro qualsiasi
cosa "vuota".

Ciao
Rudi
Darrell
2003-12-19 23:09:50 UTC
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Post by Rudi Curto
Le tolleranze hanno senso solo nel caso di dimensioni di pezzi che si devono
accoppiare.
o meglio....TUTTE le quote di un disegno sono in tolleranza....e tale
tolleranza è data dalle tolleranze generali (uni 2768 se non ricordo
male)....ovviatemente l'utilità delle tolleranze generali sta nel fatto che
è impossibile ottenere la precisione assoluta nella lavorazione, dunque
bisogna contenere l'errore compiuto entro un campo noto, appunto quello
indicato con le tolleranze... + o - ampio a seconda della discrezione del
progettista e delle esigenze del pezzo.

Alcune dimensioni necessitano poi di tolleranze particolari....e si tratta
appunto delle tolleranze negli accoppiamenti, che sono riportate accanto
alla quota.

E' un po' come quello che succede con le rugosità.
Post by Rudi Curto
mobile- i pezzi accoppiati possono muoversi uno rispetto all'altro
stabile - i pezzi accoppiati non possono muoversi uno rispetto all'altro
incerto - qualche accoppiamento risulta stabile, qualcuno mobile
La differenza tra le tolleranze "con le lettere" (sistema ISO) e quelle
semplicemente con i numeri sta nella standardizione della prima, nel senso
che per il primo sistema trovi utensili (alesatori, ecc. ) e calibri ( a
tampone, passa non passa ) che si rifanno a tali tolleranze.
No.....cambia semplicemente il metodo con cui sono state indicate....Io
posso scrivere acanto alla quota H6 oppure +x e-y (dove ovviamente x e y
sono lo scostamento superiore ed inferiore della tolleranza) senza che cambi
nulla, e dunque restando sempre nel campo delle tolleranze unificate.
La scelta dell'usare numeri invece della sigla (o sigla + numeri) vien
spesso impiegato poichè evita alal produzione di dover controllare a cosa
corrispondano le varie sigle al momento della lavorazione.

Ovviamente, impiegando i numeri è possibile creare tolleranze non unificate,
ma la cosa non è immediata.
Post by Rudi Curto
Quindi costruire o misurare un pezzo tollerato secondo il sistema ISO è piu'
facile ( e quindi meno costoso). Inoltre se tutti utilizzano lo stesso sistema
di tolleranze l'esperienza storica sugli accoppiamenti accresce (nei libri di
disegno migliori c'e' sempre una tabella con gli accoppiamenti ISO piu' usati
per una infinità di pezzi meccanici).
Vi consiglio, per questi argomenti, il Vademecum per Disegnatori e Tecnici
(Baldassini)...è molto comodo e riporta praticamente tutto quello che c'è da
sapere per realizzare un disegno a norma.


--
Fabio (che ingegnere non è ancora...ma da buon perito queste cose le sa
eheh)
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http://www.atheist.too.it
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Carlo
2003-12-20 10:20:49 UTC
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No.....cambia semplicemente il metodo con cui sono state indicate....Io
Post by Darrell
posso scrivere acanto alla quota H6 oppure +x e-y (dove ovviamente x e y
sono lo scostamento superiore ed inferiore della tolleranza) senza che cambi
nulla, e dunque restando sempre nel campo delle tolleranze unificate.
La scelta dell'usare numeri invece della sigla (o sigla + numeri) vien
spesso impiegato poichè evita alla produzione di dover controllare a cosa
corrispondano le varie sigle al momento della lavorazione.
Ovviamente, impiegando i numeri è possibile creare tolleranze non unificate,
ma la cosa non è immediata.
Innanzi tutto grazie tantissimo ad entrambi, ho postato questa domanda
perchè mi hanno proposto un lavoro come progettista meccanico, poichè sono
un perito meccanico ma non avendo + trattato l'argomento da vari anni,
proprio in questo ultimo periodo ho rispolverato ed acquistato nuovi libri
attinenti al disegno meccanico, ho trascorso giornate a studiare la materia
a 360°, ma l'argomento "Tolleranze" mi è rimasto difficile da comprendere,
non ho ancora ben capito quando inserire le medesime in un disegno e come
fare per scegliere la tolleranza "giusta", come orientarsi nella scelta di
esse, per esempio 0 oppure  ±0,1 etc.... Spesso ho notato disegni dove
-0,5 nonostante ci fosse un diametro le tolleranze non comparivano...
Spero di esser stao chiaro e grazie di nuovo in anticipo
Carlo

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Stefano
2003-12-26 21:51:28 UTC
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Post by Carlo
Innanzi tutto grazie tantissimo ad entrambi, ho postato questa domanda
perchè mi hanno proposto un lavoro come progettista meccanico, poichè sono
un perito meccanico......
cosa??? un perito meccanico che non si ricorda cosa sono e a cosa servono le
tolleranze???
non ci posso credere che possano accadere queste cose....
io all'ITIS ho fatto 5 anni a sentir parlare di tolleranze... e non credo
che per i prossimi 100 me ne dimenticherò..
saluti
Stefano

Rudi Curto
2003-12-20 12:35:51 UTC
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Post by Rudi Curto
Post by Rudi Curto
Le tolleranze hanno senso solo nel caso di dimensioni di pezzi che si
devono
Post by Rudi Curto
accoppiare.
o meglio....TUTTE le quote di un disegno sono in tolleranza....e tale
tolleranza è data dalle tolleranze generali (uni 2768 se non ricordo
male)....ovviatemente l'utilità delle tolleranze generali sta nel fatto che
è impossibile ottenere la precisione assoluta nella lavorazione, dunque
bisogna contenere l'errore compiuto entro un campo noto, appunto quello
indicato con le tolleranze... + o - ampio a seconda della discrezione del
progettista e delle esigenze del pezzo.
Certo, e' giusto quelle che hai detto
ma io mi riferivo sopratutto al caso che riporti sotto
Post by Rudi Curto
Alcune dimensioni necessitano poi di tolleranze particolari....e si tratta
appunto delle tolleranze negli accoppiamenti, che sono riportate accanto
alla quota.
No.....cambia semplicemente il metodo con cui sono state indicate....Io
posso scrivere acanto alla quota H6 oppure +x e-y (dove ovviamente x e y
sono lo scostamento superiore ed inferiore della tolleranza) senza che cambi
nulla, e dunque restando sempre nel campo delle tolleranze unificate.
La scelta dell'usare numeri invece della sigla (o sigla + numeri) vien
spesso impiegato poichè evita alal produzione di dover controllare a cosa
corrispondano le varie sigle al momento della lavorazione.
Concordo anche su questo, solo che secondo me Carlo non aveva il problema
di come scrivere le tolleranze ma quando scegliere quelle ISO oppure quelle
generali (ricordi bene UNI ISO 2768 che hanno sostituito le UNI 5307) oppure
tolleranze per accoppiamenti non unficiate.
Post by Rudi Curto
Ovviamente, impiegando i numeri è possibile creare tolleranze non unificate,
ma la cosa non è immediata.
Ed era questo il punto che, secondo me, poteva avere non chiaro.
Lui ha comunque riportato tolleranze sicuramente del tipo generale (visto i
valori degli scostamenti) però moltissimi usano appunto tolleranze non unificate
(diciamo cosi' "libere") ma comunque che assicurano la funzionalità
dell'accoppiamento allo stesso modo.
Post by Rudi Curto
Vi consiglio, per questi argomenti, il Vademecum per Disegnatori e Tecnici
(Baldassini)...è molto comodo e riporta praticamente tutto quello che c'è da
sapere per realizzare un disegno a norma.
Ottimo manuale!
Ho visto che ha comprato dei libri, spero che tu abbia acquistato il vol.1 di
"Disegno, Progettazione ed Org. Industriale" di Straneo-Consorti ed. Principato
poiche' contiene oltre ad un sunto sulle principali norme UNI per il disegno
meccanico anche numerosi disegni d'esempio.
In bocca al lupo per il lavoro!

Ciao
Rudi
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