Post by MArrASGiusto. Infatti, non l'ho detto, ma capisco che vivere a milano con 8-900
euro al mese sia una dura impresa. Però se vuoi essere indipendente devi
anche essere disposto a spostarti, o a condividere l'appartamento con altri.
Le città del centro-nord (Parma, Pisa, Ferrara, Perugia, Siena... anche
Bologna) sono ottime per viverci, credimi, ed hanno costi della vita
abbordabili. Nelle città non universitarie, poi, gli affitti sono davvero
bassi (ma anche i divertimenti:-).
Le grosse città sono tali prorpio perché offrono piu' possibilità di
lavoro essendoci concentrate piu' industrie e servizi.
non ho cifre alla mano ma in termini di probabilità é piu' facile che
uno trovi impiego presso i grandi centri urbani. E quindi per qualcuno
(molti?) il problema rimane.
Post by MArrASVuoi sapere come la penso? Bisogna smettela di considerare lo studio come un
sacrificio e un investimento sul futuro. Se hai intrapreso lo studio
universitario solo per una buona posizione economica, beh, hai scazzato due
volte. Una perché ti accorgi che non funziona così. Due perché facendo il
tipo di confronti che fai sopra (con l'imbianchino o l'elettricista) ti
tocca pure rosicare. Certo, studiare non è sempre bello e facile.. ma non si
studia per lavorare, si studia per interesse, per curiosità, per 'sfida
personale'...
Non sono d'accordo su questo punto. L'educazione come mezzo di
evoluzione sociale é alla base di qualsiasi paese che non intenda fare
come i gamberi. Un paese di imbianchini, con tutto il rispetto per la
categoria, beninteso, non progredisce, non produce ricchezza
(intelletuale e monetaria) aggiuntiva.
Studiare non é un sacrificio - questo é vero -, anzi, é un privilegio e
dovrebbe essere considerato come tale da coloro che lo scelgono come
percorso professionale. Pero' *é* un investimento sul futuro perché se
decidi di fare l'università rinunci al un salario, andando incontro
invece a spese aggiuntive e prolungate nel tempo - 5 anni minimo.
L'interesse e la curiosità di cui parli sono le molle che spingono a
studiare piuttosto che andare direttamente a lavorare ma in una società
basata sul modello capitalistico come l'Italia non possono e non devono
compensare i mancati introiti che derivano da tale scelta altrimenti il
sistema non funziona piu' (come difatti sta accadendo...)
Non a caso, siamo l'unico paese dell'area Europa dove un laureato
guadagna meno di un diplomato.
Post by MArrASIo non provo nessuna invidia nel vedere un imbianchino o un qualsiasi
imprenditore che senza aver 'investito il suo tempo in studi specialistici'
guadagna più di me (e giustamente, di questi casi ce ne sono) perché -senza
offesa agli imbianchini- non scambierei la mia vita con la sua, la mia
cultura con la sua, eccecc.
L'imprenditore é diverso dall'imbianchino, pero', nel senso che quello
che te investi sotto forma di cultura/conoscenza superiore, lui lo fa
con capitali e rischio i quali - again - in una società di stampo
capitalistico, se coronati da successo, vengono ripagati bene
Post by MArrASL'importante poi sul lavoro è (1) avere una vita dignitosa (e
non servono poi tutti sti soldi, dai), (2) fare quello che più ti piace, (3)
non vendersi. Se poi (4) trovi anche una strafica che ti mantiene allora è
proprio il massimo...Ma non esageriamo;-).
(1) Vero, anche se un paio di fogli da 100 euro extra aiutano una vita
dignitosa ad essere ancora piu' dignitosa.
(2) Non necessariamente. Se i tuoi interessi sono altrove basta un
lavoro che ti lasci il tempo necessario per perseguire cio' che credi
piu' importante.
(3) Questa é dura...sfido chiunque a non essersi venduto nella propria
vita professionale...delle volte bisogna farlo, e senza
vergognarsene...ad augusta per angusta dicevano i Latini...
(4) Eh...se mantiene puo' anche non essere strafica...mai chiedere
troppo alla propria buona stella...
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