Post by bruno_66ciao Sculler, ciao a tutti i colleghi
Post by bruno_66risposto a Sculler su fb.
Per la norma UNI EN 13155 consiglio di andare all'ordine degli ing.
utilizzo le FEM o le UNI EN 13001?
Si perché le normative attuali sul calcolo delle gru sono queste e non
le FEM....dai una occhiata al catalogo UNI..abbinate alla EN 1993-6
Poi le FEM riguardano gli apparecchi di sollevamento e non gli
accessori, quali ganci, forche e similari...
Post by bruno_66A proposito di ordini, avete sentito l'ultima? E' arrivato il notiziario,
ultima pagina; vogliono abolire il valore legale dei titoli di
studio..P2?..se passa una cosa del genere io proporrei un quattordici
luglio...
Bruno
ciò che contraddistingue un dottore in ingegneria da un ingegnere è
praticamenente un esame, spesso, troppo spesso una farsa.
Il tutto non si risolve attorno all'appartenenza ad un albo ma a
questioni di responsabilità.
Io non sarei tanto contrario all'abolizione del titolo se questo serve
solo a tenere in piedi una strutttura che chiede soldi ed in cambio ti
da? ditemi voi colleghi....cosa vi ha dato nel corso della Vs benemerita
carriera l'Ordine...magari qualche ragguaglio su questioni fiscali!!!
Saluti, Andrea
ciao Andrea
se compri una gru di acciaieria o una gru per edilizia, comunque
ed universalmente (guarda prochain, o altre compagnie che fanno il mercato)
la struttura sarà
identificata con una classe A ed il meccanismo con una classe M. Le FEM
contemplano anche
la classe del riduttore e/o dell'argano con le funi, il tal senso la Brevini
e la Dinamic Oli ad es. hanno classificato i loro argani come una certa
classe M.
Vedi Andrea, è il mercato alla fine che decide chi è più efficente e dà
migliori garanzie di sicurezza, quindi tutti i costruttori di gru ed anche
riduttori ed argani si sono orientati in quella direzione.
Nulla toglie che si possano utilizzare anche le norme UNI-EN armonizzate, io
sono spesso all'ordine degli ing per studiarmele. Certo, l'EC3 con tutte le
sue regole è molto importante.
Bisogna sempre però orientarsi nella direzione del mercato, sei daccordo?
Poi saranno i normatori ad adattarsi.
Per il discorso del valore legale della laurea, scusami ma è importantissimo
che tutte le università italiane siano equiparate sul piano formale. Poi è
anche importante la parificazione del titolo con l'Europa, se togli il
valore legale al titolo non potrai più pretendere di confrontarti con gli
altri; su che basi lo faresti, su quelle dell'iQ? E chi lo certifica l'iQ,
un privato? Secondo me non regge mica.
Tiene invece un discorso di meritocrazia spinta, niente soldi a che non fa
ricerca e premio a chi la fa, come hanno fatto. Io non sono mai stato del
pdl, io sono di centro-sinistra (ed anche abbastanza a sinistra).
La Gelmini ha fatto però bene a togliere soldi a chi scalda le poltrone...
Io proporrei piuttosto la possibilità delle univ di formare delle srl con
soggetti esterni, in modo da autofinanziarsi e da pagare la ricerca. Quindi
aiuti a chi fa e botte a chi non fa.
Se poi vogliamo rendere più serio l'esame di stato, facciamolo. Comunque ai
miei tempi lo era, erano otto ore di scritto ed un orale. Qundi non credo
che serva inasprire ancora.
Piuttosto formare meglio chi esce, quello si; se formi bene gli studenti,
l'esame diventa una normale prova di lavoro che faranno nella loro
professione.
Azioni come quella degli avvocati e dei commercialisti le ritengo fuori
luogo, sono protezionismi e corporativismi che a mio parere ricordano il
ventennio. Allora era che i figli dei ricchi (spesso incapaci) restavano
ricchi, i figli dei poveri morivano da poveri.
Scusami ma l'America di Obama va in altre direzioni, diametralmente opposte,
ed io sono più propenso a credere ad un presidente USA che a Berlusconi, con
tutto il rispetto.
Ing. Bruno Zilli
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