Discussione:
fattore d'intaglio
(troppo vecchio per rispondere)
Paperino
2005-08-30 20:19:00 UTC
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Ciao a tutti
ho il seguente problema da risolvere:

lo stelo di un cilindro idraulico ha l'estremità filettata per consentire
l'accoppiamento con un occhio dotato di snodo sferico.
Ora lo stelo si è rotto in corrispondenza della zona filettata ed io vorrei
sapere come calcolare il fattore d'intaglio teorico in corrispondenza
dell'inizio filettaura.

Qualcuno saprebbe e potrebbe gentilmente aiutarmi?
Grazie in anticipo.
v***@yahoo.it
2005-08-31 19:27:21 UTC
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Post by Paperino
Ciao a tutti
lo stelo di un cilindro idraulico ha l'estremità filettata per consentire
l'accoppiamento con un occhio dotato di snodo sferico.
Ora lo stelo si è rotto in corrispondenza della zona filettata ed io vorrei
sapere come calcolare il fattore d'intaglio teorico in corrispondenza
dell'inizio filettaura.
Qualcuno saprebbe e potrebbe gentilmente aiutarmi?
Grazie in anticipo.
Credo che non abbia senso calcolare il fattore d'intaglio dato che la
geometria è abbastanza complessa, l'unica strada percorribile secondo
me è una analisi agli elementi finiti, costrusici il tuo modello con
degli elementi finiti a simmetria polare (le condizioni di carico e la
geometria te lo permettono) così trovi direttamente i valori degli
sforzi all'interno dello stelo.

Puoi controllare la bontà della simulazione andando a verificare se
effetivamente la zona dove si è verificata la rottura è la zona
maggiormente sollecitata.
_mark
2005-08-31 19:43:14 UTC
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Esistono delle tabelle che hanno il Kt e il Kf per le filettature. Purtroppo
le ho in forma cartacea e non ho scanner. Ricordati cmq che esiste anche una
sovrasollecitazione dovuta al fatto che il primo filetto in presa in un dado
è il piu' sollecitato e quasi tutto lo sforzo assiale si scarica su di esso.
Paperino
2005-09-02 15:03:29 UTC
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Post by _mark
Esistono delle tabelle che hanno il Kt e il Kf per le filettature. Purtroppo
le ho in forma cartacea e non ho scanner. Ricordati cmq che esiste anche una
sovrasollecitazione dovuta al fatto che il primo filetto in presa in un dado
è il piu' sollecitato e quasi tutto lo sforzo assiale si scarica su di esso.
Non è che sapresti indicarmi la bibliografia per reperire tali tabelle?
Grazie
Paperino
2005-09-02 15:02:20 UTC
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Post by v***@yahoo.it
Post by Paperino
Ciao a tutti
lo stelo di un cilindro idraulico ha l'estremità filettata per consentire
l'accoppiamento con un occhio dotato di snodo sferico.
Ora lo stelo si è rotto in corrispondenza della zona filettata ed io vorrei
sapere come calcolare il fattore d'intaglio teorico in corrispondenza
dell'inizio filettaura.
Qualcuno saprebbe e potrebbe gentilmente aiutarmi?
Grazie in anticipo.
Credo che non abbia senso calcolare il fattore d'intaglio dato che la
geometria è abbastanza complessa, l'unica strada percorribile secondo
me è una analisi agli elementi finiti, costrusici il tuo modello con
degli elementi finiti a simmetria polare (le condizioni di carico e la
geometria te lo permettono) così trovi direttamente i valori degli
sforzi all'interno dello stelo.
Puoi controllare la bontà della simulazione andando a verificare se
effetivamente la zona dove si è verificata la rottura è la zona
maggiormente sollecitata.
Grazie.
paul78
2005-08-31 20:03:40 UTC
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Qualche testo riporta un fattore di intaglio a fatica (e non teorico)
per filettature: per viti ad alta resistenza (se commerciali classe 8.8
e superiore, se a disegno acciai legati con R>800/1000 N/mm2) è pari a
circa 4 per filettature ottenute di taglio, circa 3 per filettature
rullate. Per quanto questi valori siano certamente attendibili, il loro
utilizzo presuppone la buona conoscenza della ripartizione del carico
tra la vite (o il prigioniero) e gli elementi compressi, cosa parecchio
difficile da determinare rapidamente. Se il collegamento non è
preserrato invece questa determinazione è più semplice. Ad ogni modo
se proprio occorre, penso sia preferibile limitare direttamente la
tensione alterna a circa 40/60 N/mm2 nella vite (sempre se la si riesce
a calcolare con sufficiente precisione, come detto sopra), senza
passare dal coefficiente d'intaglio, e preserrare al massimo il
collegamento. Questi valori non variano molto con il tipo di materiale
della vite (semmai 40 N/mm2 è più adatto per le 12.9 che le 8.8, e
cmq per gli acciai con R maggiore), e viene universalmente riconosciuto
come sicuro.
Paperino
2005-09-02 15:13:08 UTC
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Post by paul78
Qualche testo riporta un fattore di intaglio a fatica (e non teorico)
per filettature: per viti ad alta resistenza (se commerciali classe 8.8
e superiore, se a disegno acciai legati con R>800/1000 N/mm2) è pari a
circa 4 per filettature ottenute di taglio, circa 3 per filettature
rullate. Per quanto questi valori siano certamente attendibili, il loro
utilizzo presuppone la buona conoscenza della ripartizione del carico
tra la vite (o il prigioniero) e gli elementi compressi, cosa parecchio
difficile da determinare rapidamente. Se il collegamento non è
preserrato invece questa determinazione è più semplice. Ad ogni modo
se proprio occorre, penso sia preferibile limitare direttamente la
tensione alterna a circa 40/60 N/mm2 nella vite (sempre se la si riesce
a calcolare con sufficiente precisione, come detto sopra), senza
passare dal coefficiente d'intaglio, e preserrare al massimo il
collegamento. Questi valori non variano molto con il tipo di materiale
della vite (semmai 40 N/mm2 è più adatto per le 12.9 che le 8.8, e
cmq per gli acciai con R maggiore), e viene universalmente riconosciuto
come sicuro.
Anche se per il momento ho visto gli elementi solo tramite foto (al più
presto avrò modo di effettuare il sopralluogo diretto) non credo che nella
applicazione in oggetto vi fosse preserraggio.
Inoltre il modo di lavorare degli elementi coinvolti (vite e madrevite) è o
almeno dovrebbe essere tale da ridurre l'effetto di sovraccarico sui primi
filetti essendo sia vite che madrevite sottoposte entrambe a trazione (e
non a trazione e copressione rispettivamente come negli usuali giunti
bullonati).

Del resto i valori dei fattori di intaglio mi servirebbero per provare a
confrontare i risultati da calcolatore a quelli desumibili da calcolo
manuale.

Sapresti indicarmi la bibliografia di cui parlavi sopra?
Grazie ancora e ciao.
Ghigo
2005-09-02 21:21:40 UTC
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Post by Paperino
Sapresti indicarmi la bibliografia di cui parlavi sopra?
Grazie ancora e ciao.
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Peterson's Stress Concentration Factors

Ciao
Ghigo

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