Discussione:
Ing. italiano in USA?
(troppo vecchio per rispondere)
Pask
2008-07-20 17:33:41 UTC
Permalink
Salve a tutti, ho una domanda che mi assilla che vorrei sottoporvi. Io
sono uno studente di ingegneria elettronica, ho terminato gli esami del
percorso triennale (31) e sono in procinto di discussione per la tesi di
laurea (settembre), presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università
Federico II di Napoli (a quanto pare, tra le prime 100 facoltà di
ingegneria più importanti del mondo, secondo uno studio statunitense
dell'anno scorso).

Sono intenzionato al prosieguo degli studi, in altri termini vorrei
conseguire la laurea specialistica in ingegneria elettronica e quindi
acquisire l'equivalente del livello master in USA.

I miei dubbi sono riguardo al valore formale che tali titoli possono
avere negli Stati Uniti. So per fama ad esempio che un ingegnere
italiano è ben considerato all'estero, per i suoi studi
pluridisciplinari e per la sua preparazione in svariati campi delle
materie scientifiche di base e caratterizzanti. Ma tutto ciò è reale?
Esistono esperienze di persone che con una nostra laurea si sono recate
in USA e hanno raccontato la loro storia? Se invio il mio curriculum di
neo laureato ad una società come ad esempio la Apple, esiste qualche
possibilità che mi possano considerare per un lavoro presso di loro?

Non so, sono pieno di dubbi, e confuso. Ho letto sull'argomento
dell'equivalenza dei titoli Italia-USA, ma all'atto pratico le cose come
stanno?
Xisy
2008-07-20 20:04:09 UTC
Permalink
Post by Pask
Salve a tutti, ho una domanda che mi assilla che vorrei sottoporvi. Io
sono uno studente di ingegneria elettronica, ho terminato gli esami del
percorso triennale (31) e sono in procinto di discussione per la tesi di
laurea (settembre), presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università
Federico II di Napoli (a quanto pare, tra le prime 100 facoltà di
ingegneria più importanti del mondo, secondo uno studio statunitense
dell'anno scorso).
lascia perdere ste classifiche del cazzo e pensa a studia'
Post by Pask
Sono intenzionato al prosieguo degli studi, in altri termini vorrei
conseguire la laurea specialistica in ingegneria elettronica e quindi
acquisire l'equivalente del livello master in USA.
allora è meglio che ti metti a studia' perché ancora devi prendere la laurea
triennale e per la specialistica ti ci vorranno altri due ani.
Post by Pask
I miei dubbi sono riguardo al valore formale che tali titoli possono
avere negli Stati Uniti. So per fama ad esempio che un ingegnere
italiano è ben considerato all'estero, per i suoi studi
pluridisciplinari e per la sua preparazione in svariati campi delle
materie scientifiche di base e caratterizzanti. Ma tutto ciò è reale?
Non particolarmente, insomma, gli stati uniti accolgono lavoratori da tutto
il mondo, Italia compresa,
non c'è motivo di ritenere che gli ingegneri italiani siano particolarmente
svegli o che ricevano una formazione particolarmente solida. Per il modo di
pensare americano, tra l'altro, è preferibile una formazione altamente
specifica perché non frega un cazzo a nessuno se sai risolvere gli integrali
doppi. Se poi non sai neanche risolvere neanche quelli...
Post by Pask
Esistono esperienze di persone che con una nostra laurea si sono recate
in USA e hanno raccontato la loro storia? Se invio il mio curriculum di
neo laureato ad una società come ad esempio la Apple, esiste qualche
possibilità che mi possano considerare per un lavoro presso di loro?
Un'idea è che dopo la laurea specialistica ti impari per bene l'inglese e ti
prendi il Toefl e poi provi a fare un PhD negli USA. E' un buon modo per
inserirsi.





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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Texas Longhorns/USF Bulls
2008-07-21 16:11:24 UTC
Permalink
Post by Pask
Salve a tutti, ho una domanda che mi assilla che vorrei sottoporvi. Io
sono uno studente di ingegneria elettronica, ho terminato gli esami del
percorso triennale (31) e sono in procinto di discussione per la tesi di
laurea (settembre), presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università
Federico II di Napoli (a quanto pare, tra le prime 100 facoltà di
ingegneria più importanti del mondo, secondo uno studio statunitense
dell'anno scorso).
Sono intenzionato al prosieguo degli studi, in altri termini vorrei
conseguire la laurea specialistica in ingegneria elettronica e quindi
acquisire l'equivalente del livello master in USA.
I miei dubbi sono riguardo al valore formale che tali titoli possono
avere negli Stati Uniti. So per fama ad esempio che un ingegnere
italiano è ben considerato all'estero, per i suoi studi
pluridisciplinari e per la sua preparazione in svariati campi delle
materie scientifiche di base e caratterizzanti. Ma tutto ciò è reale?
Esistono esperienze di persone che con una nostra laurea si sono recate
in USA e hanno raccontato la loro storia? Se invio il mio curriculum di
neo laureato ad una società come ad esempio la Apple, esiste qualche
possibilità che mi possano considerare per un lavoro presso di loro?
Non so, sono pieno di dubbi, e confuso. Ho letto sull'argomento
dell'equivalenza dei titoli Italia-USA, ma all'atto pratico le cose come
stanno?
E' praticamente impossibile al giorno d'oggi riuscire a venire a
lavorare negli USA senza passare per un titolo di studio (bachelor,
master o phd) ottenuto negli USA. L'unica chance la si puo' avere
facendosi trasferire internamente ad un'azienda che operi negli USA e
in Italia.

Per quanto riguarda l'ammissione a Master e PhD, tieni presente che la
laurea triennale europea non e' equiparata a un Bachelor USA (che e'
di 4 anni), come puoi leggere qui:

http://www.utexas.edu/student/admissions/gradintl/intlgradreqs.html

International Graduate Admission-Requirements for Admission
Bachelor's Degree
A bachelor's degree from a regionally accredited institution in the
United States or proof of equivalent training in a foreign
institution.

NOTE REGARDING THREE YEAR DEGREES:
The Bachelor of Commerce, Bachelor of Arts, and Bachelor of Science
degrees from India and Pakistan are three-year programs and are not
considered equivalent to the U.S. bachelor's degree.

Three-year bachelor's degrees from Australia, Canada, and South Africa
are also not considered equivalent to the U.S. bachelor's degree.

If you hold one of these three-year degrees you are not eligible for
admission to graduate school.
keii
2008-08-01 00:36:32 UTC
Permalink
On Jul 21, 9:11 am, "Texas Longhorns/USF Bulls"
<***@hotmail.com> wrote:
[...]
Post by Texas Longhorns/USF Bulls
Per quanto riguarda l'ammissione a Master e PhD, tieni presente che la
laurea triennale europea non e' equiparata a un Bachelor USA (che e'
[...]

Sono un po' in ritardo con la risposta, ma ho appena trovato questo e
puo' dare un po' di speranza a chi e' interessanto ad andare a fare un
master / phd negli US senza dover fare la specialistica in italia:

http://www.grad.uiuc.edu/admissions/countries/81
--
Bologna-Accord Degrees:

The Graduate College of the University of Illinois at Urbana-Champaign
invites applicants from countries with new degree structures adopted
by the Bologna accord. Recipients of 3-year undergraduate degrees from
the Bologna Accord may be eligible for conditional admission, and will
be reviewed on a case-by-case basis.
--

Chiaramente la competizione per entrare sara' alta, ma almeno gli
ostacoli burocratici possono essere superati.

Questa condizione dipende anche dall'universita' a cui si fa domanda,
per cui se non c'e' menzione degli Bologna accord bisogna chiedere
direttamente.

mirko.
Chissà
2008-08-01 11:16:12 UTC
Permalink
aggiungo che spesso anche se la laurea dei 5 anni italiana (o 3+2) non viene
riconosciuta come master, è comunque possibile farsi riconoscere 2-3 esami
(come massimo) del master. Insomma un semestre in meno e qualche migliaio di
dollari risparmiati:-p Parlo in generale, poi ogni università ha le sue
regole.

Cmq il problema maggiore rimane dove raccattare i soldi^__^ Però con il
super euro queste lauree americane sono di fatto in saldo:-p

enjoy
Post by keii
On Jul 21, 9:11 am, "Texas Longhorns/USF Bulls"
[...]
Post by Texas Longhorns/USF Bulls
Per quanto riguarda l'ammissione a Master e PhD, tieni presente che la
laurea triennale europea non e' equiparata a un Bachelor USA (che e'
[...]
Sono un po' in ritardo con la risposta, ma ho appena trovato questo e
puo' dare un po' di speranza a chi e' interessanto ad andare a fare un
http://www.grad.uiuc.edu/admissions/countries/81
--
The Graduate College of the University of Illinois at Urbana-Champaign
invites applicants from countries with new degree structures adopted
by the Bologna accord. Recipients of 3-year undergraduate degrees from
the Bologna Accord may be eligible for conditional admission, and will
be reviewed on a case-by-case basis.
--
Chiaramente la competizione per entrare sara' alta, ma almeno gli
ostacoli burocratici possono essere superati.
Questa condizione dipende anche dall'universita' a cui si fa domanda,
per cui se non c'e' menzione degli Bologna accord bisogna chiedere
direttamente.
mirko.
NC
2008-07-21 21:23:24 UTC
Permalink
Post by Pask
Esistono esperienze di persone che con una nostra laurea si sono recate
in USA e hanno raccontato la loro storia? Se invio il mio curriculum di
neo laureato ad una società come ad esempio la Apple, esiste qualche
possibilità che mi possano considerare per un lavoro presso di loro?
Gian Lorenzo Thione is Founder, Product Architect, and Director of
Natural Language Technologies. Lorenzo brings years of research
experience in computational linguistics and search and was previously a
member of the research staff at the Fuji Xerox Palo Alto Laboratory. His
main research focus was in discourse parsing, document analysis,
automatic summarization, natural language search, and information
retrieval. He has co-authored publications in the field of computational
linguistics and is an inventor of 13 patent applications. A native of
Milan, Italy, Lorenzo holds a Masters in Software Engineering from the
University of Texas at Austin.

da http://www.powerset.com/team/

giusto come nota:
http://blogs.msdn.com/livesearch/archive/2008/07/01/powerset-joins-live-search.aspx

lui pero' dopo la laurea in italia ha fatto master e poi ricercatore in
universita' americana..
kl31n
2008-07-22 07:03:03 UTC
Permalink
Post by Pask
Federico II di Napoli (a quanto pare, tra le prime 100 facoltà di
ingegneria più importanti del mondo, secondo uno studio statunitense
dell'anno scorso).
Dopo le prime 5 non statunitensi, una vale l'altra sulla carta.
Post by Pask
Sono intenzionato al prosieguo degli studi, in altri termini vorrei
conseguire la laurea specialistica in ingegneria elettronica e quindi
acquisire l'equivalente del livello master in USA.
Di solito si fa così, se si vuol lavorare negli Stati Uniti.
Post by Pask
I miei dubbi sono riguardo al valore formale che tali titoli possono
avere negli Stati Uniti.
Ti ammettono ad un PhD se hai una laurea V.O. o una specialistica(e tutti
gli altri requisti). Si farebbero sparare piuttosto che darti
l'equipollenza della specialistica con l'MSc.
Post by Pask
So per fama ad esempio che un ingegnere
italiano è ben considerato all'estero, per i suoi studi
pluridisciplinari e per la sua preparazione in svariati campi delle
materie scientifiche di base e caratterizzanti.
Tutto vero, 20 anni fa.
Post by Pask
Ma tutto ciò è reale?
No. O meglio, no se non ti conosce nessuno per quello che hai fatto(e dopo
la specialistica è la norma che non ti conosca nessuno). Se hai un
dottorato, anche italiano, e hai pubblicato roba importante e ti si conosce
in un certo circolo, un'università che ti si piglia per un Post-doc la
trovi. Altro non posso aggiungere.
Post by Pask
Esistono esperienze di persone che con una nostra laurea si sono recate
in USA e hanno raccontato la loro storia? Se invio il mio curriculum di
neo laureato ad una società come ad esempio la Apple, esiste qualche
possibilità che mi possano considerare per un lavoro presso di loro?
Poco probabile, se non passi attraverso una filiale europea.
Post by Pask
Non so, sono pieno di dubbi, e confuso. Ho letto sull'argomento
dell'equivalenza dei titoli Italia-USA, ma all'atto pratico le cose come
stanno?
E' così importante andare negli Stati Uniti? L'Europa proprio no?

Saluti,

kl31n
deltaquattro
2008-07-22 11:36:38 UTC
Permalink
On 22 Lug, 09:03, kl31n <***@hotmail.com> wrote:
[..]
Post by kl31n
Tutto vero, 20 anni fa.
Post by Pask
Ma tutto ciò è reale?
No. O meglio, no se non ti conosce nessuno per quello che hai fatto(e dopo
la specialistica è la norma che non ti conosca nessuno). Se hai un
dottorato, anche italiano, e hai pubblicato roba importante e ti si conosce
in un certo circolo, un'università che ti si piglia per un Post-doc la
trovi. Altro non posso aggiungere.
Non è vero: i postdoc li danno anche a gente non ancora dottorata e
senza grosse pubblicazioni. E parlo di professori di UC Davis che
collaborano con Boeing e NASA, quindi non sarà Stanford ma non sono
manco gli ultimi arrivati. Laurea e Ph.D. italiani, nel campo di
ingegneria, sono ancora ben valutati nelle universita' statuintensi.
Il problema è che è difficile mirare ad una tenure senza un Ph.D.
negli USA o negli UK.
Post by kl31n
Post by Pask
Esistono esperienze di persone che con una nostra laurea si sono recate
in USA e hanno raccontato la loro storia? Se invio il mio curriculum di
neo laureato ad una società come ad esempio la Apple, esiste qualche
possibilità che mi possano considerare per un lavoro presso di loro?
Poco probabile, se non passi attraverso una filiale europea.
Pask, perchè non provi innanzi tutto a spedire il tuo CV e vedi di
persona il risultato?
Post by kl31n
Post by Pask
Non so, sono pieno di dubbi, e confuso. Ho letto sull'argomento
dell'equivalenza dei titoli Italia-USA, ma all'atto pratico le cose come
stanno?
E' così importante andare negli Stati Uniti? L'Europa proprio no?
Da quello che vedo, in UK e Germania gli studenti italiani
(specialmente quelli con un dottorato) sono molto ben considerati a
tutt'oggi, almeno a livello di posizioni temporanee (uni) oppure di
posizioni "permanenti" di ingresso (industria). Quando poi si tratta
di "stabilizzare" la posizione (uni) o di salire di responsabilità
(industria), mi pare ci sia sempre un pò di preferenza per il
candidato locale, a parità di capacità. Comunque la competizione è
infinitamente più basata sul merito che non in Italia!

ciao

deltaquattro
Pask
2008-07-22 14:28:20 UTC
Permalink
Per deltaquattro: sei stato quello più rassicurante di tutti e credo che
la tua opinione si avvicini di più alla realtà di ciò che ho visto con i
miei occhi. I laureati in ingegneria elettronica sono molto richiesti
sia in Italia che all'estero, a livello europeo. Ecco perché mi chiedevo
negli USA come potesse essere.

Si io vorrei recarmi negli USA perché devo provare a realizzare un mio
sogno che ho da quando ho cominciato a studiare ingegneria (e anche
prima). Rimpiangerò sicuramente il fatto di non averci almeno provato.
Ci sono alcuni professori della mia facoltà che hanno lavorato (e
continuano a farlo) negli Stati Uniti, credo chiederò consiglio anche a
loro, ma mi sembra ancora presto per farlo.

Possibile che, con una laurea specialistica in ing. elettronica, sia
così difficile accedere ad un corso in USA per un Ph.D.? Ad esempio, se
io volessi farlo al MIT è così proibitivo?

È chiaro che devo studiare, questo mi sembra scontato. Infatti non ho
inviato un messaggio in questa newsletter per sentirmi dire che devo
studiare. So che è difficile, ma almeno ci devo provare. Ecco perché ho
pensato che persone più grandi di me e con più esperienza di me
potessero consigliarmi cose che un quasi neo laureato come me non può
conoscere.
kl31n
2008-07-22 17:20:58 UTC
Permalink
Post by Pask
Si io vorrei recarmi negli USA perché devo provare a realizzare un mio
sogno che ho da quando ho cominciato a studiare ingegneria (e anche
prima). Rimpiangerò sicuramente il fatto di non averci almeno provato.
Ci sono alcuni professori della mia facoltà che hanno lavorato (e
continuano a farlo) negli Stati Uniti, credo chiederò consiglio anche a
loro, ma mi sembra ancora presto per farlo.
E' giusto che provi e che provi ora.
Post by Pask
Possibile che, con una laurea specialistica in ing. elettronica, sia
così difficile accedere ad un corso in USA per un Ph.D.? Ad esempio, se
io volessi farlo al MIT è così proibitivo?
Beh, anche ammettendo di riuscirla a mantenere una posizione genere, ti
rendi conto dalla competizione? A questo tipo di università convergono
studenti da tutto il mondo, con una preparazione almeno sopra la media.
Nulla è, in fin dei conti, impossibile, ma se vuoi DAVVERO entrare al MIT,
comincia a leggerti almeno 3/4 della bibliografia dei tuoi corsi
specialistici e trovati un professore ben "agganciato". Lo dico da PhD
student.

Buona fortuna,

kl31n
Pask
2008-07-22 18:23:26 UTC
Permalink
kl31n, quindi secondo te qual è la soluzione a tutto questo? È
necessario un Ph.D. per poter essere presi in considerazione nel fare un
lavoro come questo in una società USA come Apple (o analoga nel campo
IT)? Il piano di studi della specialistica alla Federico II, volendo
farlo nel minor tempo possibile, non lascia il tempo di fare nulla se
non distrarti un po' il sabato sera... dove sta il tempo di leggersi i
3/4 delle bibliografie di altri 17/18 corsi? Esiste anche un limite di
età per i Ph.D.? Io prevedo di poter terminare a 26 anni la
specialistica (con stima votata verso una sorta di "caso peggiore").

Guarda un po' qua:
http://www.ingegneria.unina.it:19450/facolta/docs/16/dida_info_1215529634879.pdf
tutto molto interessante, corsi appassionanti che mi piacciono, ma che
richiedono credo tutto o quasi il mio tempo.

Scusatemi tanto se posto qui i miei dubbi, ma cerco di comprendere
meglio cose che a me sono ignote da persone che probabilmente ne sanno
più di me.
kl31n
2008-07-23 07:25:53 UTC
Permalink
Post by Pask
kl31n, quindi secondo te qual è la soluzione a tutto questo? È
necessario un Ph.D. per poter essere presi in considerazione nel fare un
lavoro come questo in una società USA come Apple (o analoga nel campo
IT)?
Non direi, il Ph.D. ti consentirebbe solo di avere un titolo di studio
americano che consentirebbe a chi ti assume di giudicare più facilmente che
tipo di preparazione hai(tu che tipo di giudizio potresti dare su un
pakistano laureatosi con 800/1100 a Islamabad se non hai conoscenti
pakistani?). Se non vuoi fare il ricercatore in ambito industriale o
entrare nel mondo accademico, ti sconsiglierei il Ph.D. e ti suggerirei di
rimanere con il tuo piano del MSc americano. L'MSc dovresti riceverlo in 2
anni, per il Ph.D. te ne servono in media 4. Insomma, non ti voglio
scoraggiare, ma un Ph.D. non si fa per sport o per lavorare ad Apple.
Post by Pask
Il piano di studi della specialistica alla Federico II, volendo
farlo nel minor tempo possibile, non lascia il tempo di fare nulla se
non distrarti un po' il sabato sera... dove sta il tempo di leggersi i
3/4 delle bibliografie di altri 17/18 corsi? Esiste anche un limite di
età per i Ph.D.? Io prevedo di poter terminare a 26 anni la
specialistica (con stima votata verso una sorta di "caso peggiore").
In Italia è un po' un casino a livello universitario. Solitamente uno
studente universitario riceve pressioni mal distribuite nel tempo e non ha
grosse ripercussioni se viene respinto all'esame. Se uno non è in grado di
gestirsi in un ambiente del genere, difficilmente può imparare a gestirsi
in un ambiente in cui la pressione è monotona crescente e puoi sputtanare
tutto con una cazzata sola. Non sto cercando di fare eugenetica, ma la
strada del Ph.D. (in un'università come il MIT) è una cosa per persone che
riescono a gestire, senza scoppiare, carichi di lavoro ben superiori a
quello di una laurea di primo livello.

A livello di età, esiste una riposta ufficiale e quella reale:

1) al dottorato, se hai un professore che ti piglia, puoi accedere anche a
90 anni,

2) se ci vuoi fare qualcosa con quel dottorato e non dire solo "sono un
dottore!", più che cominciare presto, devi finire presto.

Mi spiego meglio: devi innanzi tutto essere, alla peggio, nei tuoi "very
early 30s" quando lo finisci e lo devi finire nel più breve tempo
possibile. Se sfori in modo sostanziale praticamente hai in mano un pezzo
di carta con il quale non ti puoi neanche fare le canne perché è troppo
spesso.

Rinnovo il mio consiglio di cercarti un professore italiano che sappia
guidarti all'estero verso una posizione ragionevole.

Saluti,

kl31n
Pask
2008-07-23 08:06:59 UTC
Permalink
Grazie k13n sei stato davvero gentile. A differenza di quanto ha detto
qualcuno, non ho giudicato ciò che mi hai detto perché mi sembrava la
cosa più conveniente, anzi, direi che forse sei stato uno dei più chiari
e realistici.

Ho controllato su qualche sito di qualche società americana e ho visto
che sono richiesti BSEE, MSEE, ME, BS/MS, etc. Nessuno richiede il Ph.D.
come tu avevi specificato.

Il carico di lavoro non mi spaventa minimamente. Purtroppo per
difficoltà e problemi personali (si dice sempre così, ma purtroppo è
vero) ci ho messo un po' più di tempo per conseguire la laurea
triennale, ma sono una persona che s'impegna molto e grazie ad alcuni
stratagemmi sono in grado di scaricare lo stress che accumulo durante le
ore di studio, quindi non mi spaventa nulla.

Grazie anche al consiglio che mi hai dato nel rivolgermi ad un
professore. È ciò che farò quando sarà il momento.
Albert0
2008-07-22 20:21:32 UTC
Permalink
Post by Pask
Ecco perché ho
pensato che persone più grandi di me e con più esperienza di me
potessero consigliarmi cose che un quasi neo laureato come me non può
conoscere.
Salvo giudicare come più autorevole la risposta che ti è piaciuta di
più.
Post by Pask
Io prevedo di poter terminare a 26 anni la
specialistica
Un ami amico laureatosi in infomatica , 5.5 anni di tempo e lode, non
è stato preso da Google.
Comunque ha subito vinto un dottorato in Italia
I sogni non si realizzano sognando...
Pask
2008-07-22 22:37:49 UTC
Permalink
Post by Albert0
Salvo giudicare come più autorevole la risposta che ti è piaciuta di
più.
Io non ho giudicato un bel niente. Ho soltanto detto che è quello che ho
trovato più simile a ciò che io ho visto con persone che hanno
cominciato e che si sono laureate prima di me, ho espresso ciò che i
miei insegnanti mi hanno raccontato nelle sedute a ricevimento. Ma ne ho
viste poche, e dunque ribadisco: è per questo che sono qui a chiedere a
persone più grandi di me e con più esperienza, in tutta umiltà.
Post by Albert0
Un ami amico laureatosi in infomatica , 5.5 anni di tempo e lode, non
è stato preso da Google.
Comunque ha subito vinto un dottorato in Italia
I sogni non si realizzano sognando...
Conosco tante persone che, nonostante i loro traguardi accademici, hanno
fatto ben poco nella vita. Una persona non si giudica dagli anni che ha
impiegato o dal voto che ha conseguito. Ognuno ha la sua storia. Così
come non posso giudicare quelle persone di cui sopra, così posso dire
che quello che tu hai detto, permettimi, non significa un bel niente.

Mi stupisco come nella nostra categoria ci possano essere persone che
non riescano a vedere più in là del proprio naso. Ma forse sto parlando
di me, chissà.
Albert0
2008-07-23 19:10:46 UTC
Permalink
Post by Pask
ho espresso ciò che i
miei insegnanti mi hanno raccontato nelle sedute a ricevimento.
Tipo che oggi in Italia c'è gran bisogno di ingegneri
elettronici...LOL.
Post by Pask
Conosco tante persone che, nonostante i loro traguardi accademici, hanno
fatto ben poco nella vita. Una persona non si giudica dagli anni che ha
impiegato o dal voto che ha conseguito.
Tu vuoi andare al MIT e raggiungere traguardi accademici, non "fare
qualcosa nella vita".
Post by Pask
Mi stupisco come nella nostra categoria ci possano essere persone che
non riescano a vedere più in là del proprio naso.
Magari dipende da avere visto quali sono le difficoltà nel mondo
reale.
deltaquattro
2008-07-23 14:06:13 UTC
Permalink
Perdeltaquattro: sei stato quello più rassicurante di tutti e credo che
la tua opinione si avvicini di più alla realtà di ciò che ho visto con i
miei occhi. I laureati in ingegneria elettronica sono molto richiesti
sia in Italia che all'estero, a livello europeo. Ecco perché mi chiedevo
negli USA come potesse essere.
Mi fa piacere. Forse sono anche l'unico di tutti quelli che ti hanno
risposto che sta andando a lavorare all'estero, quindi parlo a ragion
veduta :-) Non lasciarti mai scoraggiare da nessuno. Se ascoltavo
tutti quelli che mi dicevano "ma lascia stare", "è un casino", "chi se
lo fila il dottorato italiano all'estero", "resta in Italia che è
meglio", ecc. ecc., ci restavo davvero qua, a godermi lo stupendo
mondo del lavoro italiano.
Si io vorrei recarmi negli USA perché devo provare a realizzare un mio
sogno che ho da quando ho cominciato a studiare ingegneria (e anche
prima). Rimpiangerò sicuramente il fatto di non averci almeno provato.
Ci sono alcuni professori della mia facoltà che hanno lavorato (e
continuano a farlo) negli Stati Uniti, credo chiederò consiglio anche a
loro, ma mi sembra ancora presto per farlo.
In effetti è un pò presto, io al posto tuo mi prenderei prima la
specialistica e poi vedrei, magari cercando di organizzare qualcosa
già a livello di tesi che poi ti consenta un proseguimento all'estero.
Potresti parlare col professor Serpico...
Possibile che, con una laurea specialistica in ing. elettronica, sia
così difficile accedere ad un corso in USA per un Ph.D.? Ad esempio, se
io volessi farlo al MIT è così proibitivo?
Eh, calma un attimo :-) approvo l'idea di puntare al meglio, però il
MIT è veramente il top del top in certi campi, ed è privato --> tasse
esose --> devi vincere una borsa (se non sei ricco di famiglia), ma
per il MIT la concorrenza è alta. Comunque informati sulle borse
Fullbright: un mio amico ne ha appena vinta una ed ora va ad UCLA.
È chiaro che devo studiare, questo mi sembra scontato. Infatti non ho
inviato un messaggio in questa newsletter per sentirmi dire che devo
studiare. So che è difficile, ma almeno ci devo provare. Ecco perché ho
pensato che persone più grandi di me e con più esperienza di me
potessero consigliarmi cose che un quasi neo laureato come me non può
conoscere.
Secondo me in Europa è un pò più facile realizzare questo sogno che
non negli USA, ma comunque tu parlane con qualche professore, mettiti
sotto e non ti scoraggiare. In bocca al lupo!

ciao

deltaquattro
Albert0
2008-07-23 19:35:50 UTC
Permalink
Post by deltaquattro
Non lasciarti mai scoraggiare da nessuno.
Mai piuttosto sii realista: sine spe ac metu/ senza paura ne speranza,
come dice
il mio motto preferito.
Post by deltaquattro
Se ascoltavo
tutti quelli che mi dicevano "ma lascia stare", "è un casino", "chi se
lo fila il dottorato italiano all'estero", "resta in Italia che è
meglio", ecc. ecc., ci restavo davvero qua, a godermi lo stupendo
mondo del lavoro italiano.
Nessuno gli ha sconsigliato di andare a lavorare all'estero.
Anzi, direi, è consigliato a tutti!
Post by deltaquattro
Eh, calma un attimo :-) approvo l'idea di puntare al meglio, però il
MIT è veramente il top del top in certi campi,
Secondo me in Europa è un pò più facile realizzare questo sogno che
non negli USA
E' questo che è stato sconsigliato.
Oh guarda, anche tu sconsigli ... però "sono in grado di scaricare lo
stress quindi non mi spaventa nulla"
Realistica analisi delle situazione illustrata da kl31n, o giovanile
ottimismo?
La risposta non sembra difficile...
deltaquattro
2008-07-24 12:18:55 UTC
Permalink
Post by Albert0
Post by deltaquattro
Non lasciarti mai scoraggiare da nessuno.
Mai piuttosto sii realista: sine spe ac metu/ senza paura ne speranza,
come dice
il mio motto preferito.
Senza speranza non si può realizzare nulla d'importante: tanto
varrebbe non vivere. Non per niente "la speranza è l'ultima a
morire..."
Post by Albert0
 >Se ascoltavo
Post by deltaquattro
tutti quelli che mi dicevano "ma lascia stare", "è un casino", "chi se
lo fila il dottorato italiano all'estero", "resta in Italia che è
meglio", ecc. ecc., ci restavo davvero qua, a godermi lo stupendo
mondo del lavoro italiano.
Nessuno gli ha sconsigliato di andare a lavorare all'estero.
Anzi, direi, è consigliato a tutti!
Forse il problema è il tono più negativo delle altre risposte, visto
che lui ha giudicato la mia quella più incoraggiante.
Post by Albert0
Post by deltaquattro
Eh, calma un attimo :-) approvo l'idea di puntare al meglio, però il
MIT è veramente il top del top in certi campi,
Secondo me in Europa è un pò più facile realizzare questo sogno che
non negli USA
E' questo che è stato sconsigliato.
Oh guarda, anche tu sconsigli ...
Io non sconsiglio nulla: se avessi riportato la mie frase per intero,
vedresti che ho detto che "Secondo me in Europa è un pò più facile
realizzare questo sogno che non negli USA, ma comunque tu parlane con
qualche professore, mettiti sotto e non ti scoraggiare. In bocca al
lupo!" Ho solo detto che è un pò più facile, ma ce la può fare
benissimo anche per gli USA. Gli ho anche detto che può parlare con
Serpico, che è un professore che ha lavorato negli USA: ho detto che
un mio amico ha vinto la borsa Fullbright dopo la laurea, che è
ambitissima e che ora gli permette di andare a UCLA.

però "sono in grado di scaricare lo
Post by Albert0
stress  quindi non mi spaventa nulla"
Ho lavorato con una studentessa del MIT, e si impegnava tanto, ma
nulla di impossibile. Anche lei aveva imparato a scaricare lo stress:
se Pask sa farlo non ha paura di questo, non vedo perchè tu debba far
passare la sua fiducia in se stesso per "giovanile ottimismo".
Post by Albert0
Realistica analisi delle situazione  illustrata da kl31n, o  giovanile
ottimismo?
La risposta non sembra difficile...
Il "giovanile ottimismo" dei giovani è proprio quella forza che gli
permette di realizzare i cambiamenti: ad alcuni adulti, a seguito
delle disillusioni della vita, questa forza viene a mancare. Non per
niente le terapie psicologiche, che mirano ad un cambiamento degli
equilibri interni di una persona, possono solo essere di "contenimento
dei danni". Conosco diverse persone che con laurea e/o dottorato
italiano sono andate a lavorare negli USA, anche dopo molte
difficoltà. La differenza che noto fra loro ed altri che non ce
l'hanno fatta è che loro non hanno perso l'entusiasmo, ed hanno
continuato a lottare sempre.

Pask, te lo ripeto, nella vita troverai sempre gente disposta a
scoraggiarti, tu pensa ad impegnarti e vai avanti per la tua strada.

ciao

deltaquattro
Pask
2008-07-24 13:10:14 UTC
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Post by deltaquattro
Pask, te lo ripeto, nella vita troverai sempre gente disposta a
scoraggiarti, tu pensa ad impegnarti e vai avanti per la tua strada.
ciao
deltaquattro
Grazie deltaquattro, nonostante io e te non ci fossimo mai visti sei
riuscito a darmi non solo buone informazioni, come altri che come te
hanno deciso gentilmente di rispondere al mio appello, ma anche del buon
ottimismo. Certo, non che mi mancasse, ma le tue parole mi hanno tirato
su di morale dopo tanti scoraggiamenti che ho letto nelle altre risposte.

Lo so, mi rendo conto che è difficile. Anzi, è difficilissimo. Ma se non
ci provassi almeno, sapete che succede? Potrei rimpiangerne per tutta la
vita. Se mi accontentassi, se scegliessi la strada più semplice e quella
più immediata per un "futuro sicuro", probabilmente resterei infelice
(lavorativamente parlando) per il resto dei miei giorni. Sono anche
abbastanza severo con me stesso, e dunque questo mi porterebbe ad una
situazione psicologica difficile.

Ma non è un problema. A settembre la tesi e ad ottobre ricominciano i
corsi della specialistica. Non vedo l'ora di ricominciare! Considererò
l'opportunità (la quasi certezza) di frequentare qualche corso o fare
pratica nella lingua inglese così da poter conseguire il TOEFL, e poi
dopo la laurea magistrale, via negli USA per conquistare il Master of
Science (oppure Master of Engineering). Quest'ultimo passaggio sarà
forse quello più incerto, ma con l'aiuto di qualche professore che
riuscirò a conquistare qui, ce la farò.

E poi non potrò dire a me stesso di non averci almeno provato :-)
deltaquattro
2008-07-25 19:09:00 UTC
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Post by Pask
Post by deltaquattro
Pask, te lo ripeto, nella vita troverai sempre gente disposta a
scoraggiarti, tu pensa ad impegnarti e vai avanti per la tua strada.
ciao
deltaquattro
Grazie deltaquattro, nonostante io e te non ci fossimo mai visti sei
riuscito a darmi non solo buone informazioni, come altri che come te
hanno deciso gentilmente di rispondere al mio appello, ma anche del buon
ottimismo. Certo, non che mi mancasse, ma le tue parole mi hanno tirato
su di morale dopo tanti scoraggiamenti che ho letto nelle altre risposte.
Mi fa piacere! Fregatene degli scoraggiamenti, sapessi quanta gente mi
diceva stronzate del genere "nei paesi anglosassoni si vive male, il
lavoro è troppo pesante, ma che fai lasci il posto sicuro, rischi un
fallimento, ecc. ecc."...La soddisfazione che provi quando fai quello
che ti piace, in un ambiente di persone competenti e sanamente
competitivo, ti dà la forza necessaria per affrontare gli sforzi.
Post by Pask
Lo so, mi rendo conto che è difficile. Anzi, è difficilissimo. Ma se non
ci provassi almeno, sapete che succede? Potrei rimpiangerne per tutta la
vita. Se mi accontentassi, se scegliessi la strada più semplice e quella
più immediata per un "futuro sicuro", probabilmente resterei infelice
(lavorativamente parlando) per il resto dei miei giorni. Sono anche
abbastanza severo con me stesso, e dunque questo mi porterebbe ad una
situazione psicologica difficile.
Ma non è un problema. A settembre la tesi e ad ottobre ricominciano i
corsi della specialistica. Non vedo l'ora di ricominciare! Considererò
l'opportunità (la quasi certezza) di frequentare qualche corso o fare
pratica nella lingua inglese così da poter conseguire il TOEFL, e poi
dopo la laurea magistrale, via negli USA per conquistare il Master of
Science (oppure Master of Engineering). Quest'ultimo passaggio sarà
forse quello più incerto, ma con l'aiuto di qualche professore che
riuscirò a conquistare qui, ce la farò.
E poi non potrò dire a me stesso di non averci almeno provato :-)
Ottimo! Se avrai modo di averci a che fare, parla col prof che ti
indicavo, vedrai che ti sarà d'aiuto. In bocca al lupo, se hai bisogno
di qualsiasi cosa scrivimi pure,

ciao

deltaquattro
kl31n
2008-07-24 17:34:26 UTC
Permalink
[...]
Approfitto del messaggio per dare un ulteriore chiarimento sulla mia
posizione cosicché non ci siano fraintendimenti.

In primo luogo, l'OP DEVE provare e questo è il momento per farlo.

Non voglio neanche iniziare a disquisire sull'importanza della speranza e
della forza d'animo; sono argomenti che non necessitano del mio contributo
per essere dimostrati. Quello che mi preme di dire è che un po' di
intelligence prima di iniziare una guerra non ha mai fatto male, neanche al
più armato ed entusiasta dei soldati.

Sottovaluare un ostacolo è solitamente causa di molti mali. Se qualcuno mi
chiede quanto è alto un muro che ho riscontrato personalmente essere di 3m,
preferirei non rispondere "se prendi un bello slancio vedrai che ti sembra
alto 2m".

Sto facendo il mio dottorato in Germania e, nella mia "piccola" esperienza
continentale, posso dire che le persone che ho avuto modo di incontrare che
avevano sottovalutato il significato di fare un Ph.D. si sono trovati in
situazioni sgradevoli.

Il cuore del mio consiglio all'OP è di non iniziare un dottorato
semplicemente per lavorare. Soprattutto non andrebbe iniziato in università
tipo il MIT senza la giusta vocazione, perché lo shock potrebbe essere tale
da far tornare l'OP all'ovile italiano. Non sarebbe né il primo né l'ultimo
a cui è successa una cosa del genere.

Per tornare ancora una volta sull'argomento "uomo avvisato, mezzo salvato",
vorrei aggiungere un'ultima considerazione squisitamente gratuita.

Avere una stima realistica del tipo di ostacolo che si sta per affrontare
concede di conoscere il tipo di sforzo da fare per allinearsi alle
condizioni al contorno necessarie per sorpassarlo. Questo si traduce,
all'atto pratico, in 3 cose di natura piuttosto pedestre:

1) quanto lavorare,
2) a chi chiedere aiuto,
3) chi mandare a quel paese.

I tre punti sono in ordine crescente di difficoltà e di efficacia. A buon
intenditore poche parole...

Saluti,

kl31n
Albert0
2008-07-25 12:07:20 UTC
Permalink
Post by deltaquattro
Il "giovanile ottimismo" dei giovani è proprio quella forza che gli
permette di realizzare i cambiamenti: ad alcuni adulti, a seguito
delle disillusioni della vita, questa forza viene a mancare.
Certo: la psicologia insegna che cio che ti rafforza sono i successi.
L' ottimismo è anche quella cosa che porta a obiettivi troppo alti e
fallimenti:
dopodiche o siamo di fronte a un pazzo=staccato dalla realtà o impara
dall'esperienza.
Nel caso che tu abbia già messo in conto un fallimento.... beh ma in
questo caso non sei ottimista,
sei realista e volitivo!
E' quello che dice anche Kl31n.
Post by deltaquattro
La differenza che noto fra loro ed altri che non ce
l'hanno fatta è che loro non hanno perso l'entusiasmo
Entusiasmo e ottimismo non sono sinonimi.
Io sono un entusiasta, ma non sono un ottimismo: la differenza stà
nel saper fare un buon esame di *realta*.


Pask, te lo ripeto, nella vita troverai sempre gente disposta a
incoraggiarti, tu pensa ad impegnarti e a fare una analisi obiettiva
delle cose.
kl31n
2008-07-22 17:52:22 UTC
Permalink
Post by deltaquattro
[..]
Post by kl31n
Tutto vero, 20 anni fa.
Post by Pask
Ma tutto ciò è reale?
No. O meglio, no se non ti conosce nessuno per quello che hai fatto(e dopo
la specialistica è la norma che non ti conosca nessuno). Se hai un
dottorato, anche italiano, e hai pubblicato roba importante e ti si conosce
in un certo circolo, un'università che ti si piglia per un Post-doc la
trovi. Altro non posso aggiungere.
Non è vero: i postdoc li danno anche a gente non ancora dottorata e
senza grosse pubblicazioni. E parlo di professori di UC Davis che
collaborano con Boeing e NASA, quindi non sarà Stanford ma non sono
manco gli ultimi arrivati. Laurea e Ph.D. italiani, nel campo di
ingegneria, sono ancora ben valutati nelle universita' statuintensi.
Il problema è che è difficile mirare ad una tenure senza un Ph.D.
negli USA o negli UK.
Sono curioso, hai il link ad uno di questi bandi?

Saluti,

kl31n
deltaquattro
2008-07-23 14:15:02 UTC
Permalink
Post by kl31n
Post by deltaquattro
[..]
Post by kl31n
Tutto vero, 20 anni fa.
Post by Pask
Ma tutto ciò è reale?
No. O meglio, no se non ti conosce nessuno per quello che hai fatto(e dopo
la specialistica è la norma che non ti conosca nessuno). Se hai un
dottorato, anche italiano, e hai pubblicato roba importante e ti si conosce
in un certo circolo, un'università che ti si piglia per un Post-doc la
trovi. Altro non posso aggiungere.
Non è vero: i postdoc li danno anche a gente non ancora dottorata e
senza grosse pubblicazioni. E parlo di professori di UC Davis che
collaborano con Boeing e NASA, quindi non sarà Stanford ma non sono
manco gli ultimi arrivati. Laurea e Ph.D.  italiani, nel campo di
ingegneria, sono ancora ben valutati nelle universita' statuintensi.
Il problema è che è difficile mirare ad una tenure senza un Ph.D.
negli USA o negli UK.
Sono curioso, hai il link ad uno di questi bandi?
Saluti,
kl31n- Nascondi testo citato
- Mostra testo citato
Non ho un link ma ti posso dire chi sono i prof:

http://mae.engr.ucdavis.edu/CFD/profs.html

li trovi qui, Hafez e van Dam.

ciao

deltaquattro
Andrea D'Amore
2008-07-23 15:41:27 UTC
Permalink
In article
Post by deltaquattro
e van Dam.
Chissà che calci volanti...
Xisy
2008-07-25 01:55:47 UTC
Permalink
Post by deltaquattro
Post by kl31n
Sono curioso, hai il link ad uno di questi bandi?
Saluti,
kl31n- Nascondi testo citato
- Mostra testo citato
http://mae.engr.ucdavis.edu/CFD/profs.html
li trovi qui, Hafez e van Dam.
Qualche esempio più recente no, eh?



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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
deltaquattro
2008-07-25 08:45:42 UTC
Permalink
Post by Xisy
Post by deltaquattro
Post by kl31n
Sono curioso, hai il link ad uno di questi bandi?
Saluti,
kl31n- Nascondi testo citato
- Mostra testo citato
http://mae.engr.ucdavis.edu/CFD/profs.html
li trovi qui, Hafez e van Dam.
Qualche esempio più recente no, eh?
Connettere il cervello prima di scrivere no, eh? Ovviamente questi
sono i professori di UC Davis che offrono i postdoc, non quelli che li
Post by Xisy
Post by deltaquattro
Non è vero: i postdoc li danno anche a gente non ancora dottorata e
senza grosse pubblicazioni. E parlo di professori di UC Davis che
collaborano con Boeing e NASA, quindi non sarà Stanford ma non sono
manco gli ultimi arrivati. Laurea e Ph.D. italiani, nel campo di
ingegneria, sono ancora ben valutati nelle universita' statuintensi.
Il problema è che è difficile mirare ad una tenure senza un Ph.D.
negli USA o negli UK.
Dato che nè Hafez e van Dam evidentemente hanno laurea e Ph.D.
italiani, non vedo come si potesse equivocare il mio discorso...

ciao

deltaquattro
Xisy
2008-07-25 21:36:15 UTC
Permalink
Post by deltaquattro
Connettere il cervello prima di scrivere no, eh? Ovviamente questi
sono i professori di UC Davis che offrono i postdoc, non quelli che li
Cioè offrono il postdoc anche se non hai il PhD o il dottorato?
Dove è scritto di preciso?



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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Bruno Zilli
2008-07-26 07:03:58 UTC
Permalink
Post by Xisy
Post by deltaquattro
Connettere il cervello prima di scrivere no, eh? Ovviamente questi
sono i professori di UC Davis che offrono i postdoc, non quelli che li
Cioè offrono il postdoc anche se non hai il PhD o il dottorato?
Dove è scritto di preciso?
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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
scusate una cosa, ma perchè andare fino in america per lavorare ad un ottimo
livello?
Per cercare un buon posto andate presso le camere di commercio del nord est,
province di TV, PD, VR, VI, trovate di sicuro e ben pagati, e senza bisogna
di raccomandazioni!
Io preferisco Venezia e le seppie con la polenta ed il bianco piuttosto che
...beh, lo sapete no;
senza poi parlare di assicurazioni, sanità...ho visto una volta a detroit i
pensionati fare le corriere per andare in Canada a comprare le
medicine...mah...e voi volete andare a vivere là?
Andateci a fare un giro, san francisco, route 66, magari qualche corso di
qualche software che vi interessa così esercitate anche la lingua; va bene
se volete farvi il phd o un master (ma serve andare in america?..c'è il
politecnico, oppure ottime università anche qui..)....
ma poi..in my opinion..tornate qui che si sta benone, nonostante tutto!
Oggi a pranzo branzino con la polenta (quella gialla e un pò liquida che
fanno a Caorle) e tocaj bianco, alla faccia di bush...

Saluti

Bruno Zilli

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Xisy
2008-07-27 12:58:19 UTC
Permalink
Post by Bruno Zilli
scusate una cosa, ma perchè andare fino in america per lavorare ad un ottimo
livello?
No si è detto questo. Ma in un thread in cui l'OP chiede come trovare lavoro
in USA, è evidente che si parli di *come* trovare lavoro in USA (e non del
perché, per dire).
Post by Bruno Zilli
Per cercare un buon posto andate presso le camere di commercio del nord est,
province di TV, PD, VR, VI, trovate di sicuro e ben pagati, e senza bisogna
di raccomandazioni!
Opinione personale: sono città dimmerda piene di fasci razzisti polentoni
antiterroni del cazzo.




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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Bruno Zilli
2008-07-28 08:25:01 UTC
Permalink
Post by Bruno Zilli
Post by Bruno Zilli
scusate una cosa, ma perchè andare fino in america per lavorare ad un
ottimo
Post by Bruno Zilli
livello?
No si è detto questo. Ma in un thread in cui l'OP chiede come trovare lavoro
in USA, è evidente che si parli di *come* trovare lavoro in USA (e non del
perché, per dire).
Post by Bruno Zilli
Per cercare un buon posto andate presso le camere di commercio del nord
est,
Post by Bruno Zilli
province di TV, PD, VR, VI, trovate di sicuro e ben pagati, e senza
bisogna
Post by Bruno Zilli
di raccomandazioni!
Opinione personale: sono città dimmerda piene di fasci razzisti polentoni
antiterroni del cazzo.
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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
ciao Collega, fa caldo...

ma anche se fosse in parte vero, tu non mangi mica a casa del razzista.
Tu mangi all'interno di casa tua e lavori dove ti pagano e dove ti fanno
lavorare come interessa a te. Basta. Questa è già la tua vittoria, senza
andare in america come nel 900; il resto sono storielle. Poi scusate, fate
due conti, 1 euro = 0,6 usd, SANITA', assicurazioni, trappole
varie..tasse...ma conviene?
Poi, sul discorso dei polentoni..(è buona, dovresti provarla con il sughetto
delle seppie..e bagnare con bianco)...
quelle palle li lasciale pure ai razzisti ignoranti, io mi tengo
adeguatamente alla larga e sono lo stesso originario del nord est...vivo qui
ma non sono un razzista, anzi, e come me ci sono tanti che vivono qui, ed ho
anche molti amici stranieri che vivono bene qui e si sono integrati;
prima di sparare a zero, fai una prova; devi sapere che il nord est italiano
è una realtà molto complessa, ci sono i matti vestiti di verde che vanno a
dare la caccia agli albanesi di notte (però se hanno "convinto ad andarsene"
qualche spacciatore o qualche pappo...non è che hanno fatto proprio
male...),
...ma ci sono anche i centri sociali autogestiti, e tante cose del
genere....che non sono certo dei razzisti..
..vedi, nel nord est c'è di tutto, e c'è tanta brava gente che lavora e che
non ha pregiudizi, come del resto dappertutto.
Prima di fare l'emigrante, almeno vieni su a farti un giro...poi deciderai.

ing. Bruno Zilli




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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Xisy
2008-07-28 22:17:26 UTC
Permalink
Post by Bruno Zilli
Post by Xisy
Opinione personale: sono città dimmerda piene di fasci razzisti polentoni
antiterroni del cazzo.
ciao Collega, fa caldo...
al Sud anche di più.
Post by Bruno Zilli
ma anche se fosse in parte vero,
"Anche se fosse in parte vero" è un po' poco: alle ultime elezioni da quelle
parti uno su tre ha votato un partito dichiaratamente xenofobo come la lega
nord.
Certo che è vero.
Post by Bruno Zilli
tu non mangi mica a casa del razzista.
Tu mangi all'interno di casa tua e lavori dove ti pagano e dove ti fanno
lavorare come interessa a te. Basta. Questa è già la tua vittoria, senza
andare in america come nel 900; il resto sono storielle.
Vendere il proprio lavoro a un razzista dimmerda non è una storiella. Perhé
a casa del razzista forse non ci mangi, ma magari ci lavori. Magari vieni
dal Sud, sei uno spocro terrone in un ambiente razzista, cioè sei
socialmente discriminato. Magari l'amministratore del condominio è un
razzista dimmerda, così come il tecnico dell'azienda in cui lavori, la
portinaia, la maestra dei tuoi figli, l'impiegata dell'ufficio postale,
buona parte dei tuoi colleghi, il capo, i clienti, le loro famiglie.
Però quando torni a casa e chiudi la porta a chiave i razzisti non entrano.
E grazie.
Post by Bruno Zilli
Poi scusate, fate
due conti, 1 euro = 0,6 usd, SANITA', assicurazioni, trappole
varie..tasse...ma conviene?
Non lo so, ma dimentichi un dettaglio nel tuo conto: quanto pagano qui,
quanto pagano là?
Post by Bruno Zilli
Poi, sul discorso dei polentoni..(è buona, dovresti provarla con il sughetto
delle seppie..e bagnare con bianco)...
Buonissima, non lo metto in dubbio.
Post by Bruno Zilli
quelle palle li lasciale pure ai razzisti ignoranti, io mi tengo
adeguatamente alla larga e sono lo stesso originario del nord est...vivo qui
ma non sono un razzista, anzi, e come me ci sono tanti che vivono qui, ed ho
Guarda che quasi nessuno, se glie lo chiedi, ti dice che è razzista.
Sarà un caso, ma i discorsi più razzisti che mi sono capitati di sentire
iniziano tutti con "io non sono razzista, però...".
(ma con questo non voglio assolutamente insinuare che tu sia razzista,
beninteso, voglio solo dire, p.e., che "vivo al nord e voto Lega ma non sono
razzista" per me è un'espressione priva di senso)
Post by Bruno Zilli
anche molti amici stranieri che vivono bene qui e si sono integrati;
prima di sparare a zero, fai una prova; devi sapere che il nord est italiano
è una realtà molto complessa, ci sono i matti vestiti di verde che vanno a
dare la caccia agli albanesi di notte (però se hanno "convinto ad andarsene"
qualche spacciatore o qualche pappo...non è che hanno fatto proprio
male...),
Ti credo, anzi sono sicuro che tu abbia ragione, ma la mia opinione è che da
quelle parti c'è un tasso di stronzi molto alto che contamina l'ambiente. E
anche in termini di probabilità, il rischio di trovarsi in un ambiente di
lavoro e di vita dimmerda è molto molto elevato. Preferisco non correre il
rischio.



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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Bruno Zilli
2008-07-29 07:05:51 UTC
Permalink
Post by Xisy
"Anche se fosse in parte vero" è un po' poco: alle ultime elezioni da quelle
parti uno su tre ha votato un partito dichiaratamente xenofobo come la lega
nord.
Certo che è vero.
guarda che anche il partito democratico ha preso un sacco di voti.
Post by Xisy
Vendere il proprio lavoro a un razzista dimmerda non è una storiella. Perhé
a casa del razzista forse non ci mangi, ma magari ci lavori. Magari vieni
dal Sud, sei uno spocro terrone in un ambiente razzista, cioè sei
socialmente discriminato. Magari l'amministratore del condominio è un
razzista dimmerda, così come il tecnico dell'azienda in cui lavori, la
portinaia, la maestra dei tuoi figli, l'impiegata dell'ufficio postale,
buona parte dei tuoi colleghi, il capo, i clienti, le loro famiglie.
Però quando torni a casa e chiudi la porta a chiave i razzisti non entrano.
E grazie.
guarda che quell li li trovi dappertutto, in america ti sentirai dire one
face one race..e via così..l'unico posto in cui starai bene e lontano dagli
stupidi è dentro le mura di casa, questo sempre. Fuori c'è comunque il
rischio di doversi interfacciare con l'insieme "S".
Post by Xisy
Post by Bruno Zilli
Poi scusate, fate
due conti, 1 euro = 0,6 usd, SANITA', assicurazioni, trappole
varie..tasse...ma conviene?
Non lo so, ma dimentichi un dettaglio nel tuo conto: quanto pagano qui,
quanto pagano là?
Guarda, mica cose così grandi, a meno che..ah si...tu non vada a lavorare
per aziende come la textron aviation...o cose del genere..bombe a
grappolo..ecc..ahh si, allora li si che ti pagano, poi spiegherai a tuo
figlio che lavoro fai...della serie..sai, io costruisco cose che ammazzano
persone..ecc..vedi tu..
Post by Xisy
Buonissima, non lo metto in dubbio.
Se ci dovessimo conoscere ti porto a pranzo a Caorle, alla taverna
Hemingway, vedrai che roba. Altro che fast food...
Post by Xisy
Post by Bruno Zilli
quelle palle li lasciale pure ai razzisti ignoranti, io mi tengo
adeguatamente alla larga e sono lo stesso originario del nord est...vivo
qui
Post by Bruno Zilli
ma non sono un razzista, anzi, e come me ci sono tanti che vivono qui,
ed
Post by Xisy
ho
Guarda che quasi nessuno, se glie lo chiedi, ti dice che è razzista.
Sarà un caso, ma i discorsi più razzisti che mi sono capitati di sentire
iniziano tutti con "io non sono razzista, però...".
(ma con questo non voglio assolutamente insinuare che tu sia razzista,
beninteso, voglio solo dire, p.e., che "vivo al nord e voto Lega ma non sono
razzista" per me è un'espressione priva di senso)
Sono dispiaciuto, sono delle teste di quiz manipolate da pochi furbi.
Post by Xisy
Post by Bruno Zilli
anche molti amici stranieri che vivono bene qui e si sono integrati;
prima di sparare a zero, fai una prova; devi sapere che il nord est
italiano
Post by Bruno Zilli
è una realtà molto complessa, ci sono i matti vestiti di verde che vanno a
dare la caccia agli albanesi di notte (però se hanno "convinto ad
andarsene"
Post by Bruno Zilli
qualche spacciatore o qualche pappo...non è che hanno fatto proprio
male...),
Ti credo, anzi sono sicuro che tu abbia ragione, ma la mia opinione è che da
quelle parti c'è un tasso di stronzi molto alto che contamina l'ambiente. E
anche in termini di probabilità, il rischio di trovarsi in un ambiente di
lavoro e di vita dimmerda è molto molto elevato. Preferisco non correre il
rischio.
Guarda che l'americano bianco medio non è il top della simpatia, te lo dico
per esperienza; vedrai che legherai molto con gente come indiani e asiatici,
oppure con i ns connazionali; guarda che il bianco middle-upper è
generalmete un soggetto abbastanza autistico, nel senso che è molto
prevedibile, scontato e superficiale nelle sue reazioni e scelte. E così
sono anche le donne, prova a portarti a casa una del genere, sei fritto.
Cars, money, weekends..ecco, hai già riempito il cervello di uno
così..credimi che sarà una delusione in un certo senso. Te lo dico per
esperienza. Quindi vedi che l'insieme "S" c'è dappertutto. Ma comunque prima
di prendere l'aereo, fatti almeno un giro qui nel nord est e vedrai che
troverai anche molta brava gente disposta a darti credito, in tutti i sensi.
Noi abbiamo l'80% di stranieri al lavoro, pensa tu, gente che viene dall'ex
yugo, dalla macedonia, e che si è integrata molto bene; perchè tu che sei
italiano non dovresti?

Ciao ed a presto

ing. Bruno Zilli

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Xisy
2008-07-29 13:17:08 UTC
Permalink
Post by Pask
Post by Xisy
"Anche se fosse in parte vero" è un po' poco: alle ultime elezioni da
quelle
Post by Xisy
parti uno su tre ha votato un partito dichiaratamente xenofobo come la
lega
Post by Xisy
nord.
Certo che è vero.
guarda che anche il partito democratico ha preso un sacco di voti.
Bruno, tu hai qualche problema con la logica.
Ti sto dicendo che nel nord-est un partito xenofobo come la lega ha preso il
30% dei voti.
Cioè un elettore su 3 ha votato un partito xenofobo.
Che cazzo me ne frega se anche il PD ha preso un sacco di voti?
Post by Pask
Post by Xisy
Vendere il proprio lavoro a un razzista dimmerda non è una storiella.
Perhé
Post by Xisy
a casa del razzista forse non ci mangi, ma magari ci lavori. Magari vieni
dal Sud, sei uno spocro terrone in un ambiente razzista, cioè sei
socialmente discriminato. Magari l'amministratore del condominio è un
razzista dimmerda, così come il tecnico dell'azienda in cui lavori, la
portinaia, la maestra dei tuoi figli, l'impiegata dell'ufficio postale,
buona parte dei tuoi colleghi, il capo, i clienti, le loro famiglie.
Però quando torni a casa e chiudi la porta a chiave i razzisti non
entrano.
Post by Xisy
E grazie.
guarda che quell li li trovi dappertutto, in america ti sentirai dire one
face one race..e via così..l'unico posto in cui starai bene e lontano dagli
stupidi è dentro le mura di casa, questo sempre. Fuori c'è comunque il
rischio di doversi interfacciare con l'insieme "S".
Guarda che non sono io quello che sta per andare in america e non ho
intenzione di fare il contronto (preferisco l'Italia del Sud) anche se
quanto a razzismo stiamo messi molto peggio qui che negli USA, dove almeno
la condizione di immigrato non è discriminante in sé.
Post by Pask
Post by Xisy
Non lo so, ma dimentichi un dettaglio nel tuo conto: quanto pagano qui,
quanto pagano là?
Guarda, mica cose così grandi, a meno che..ah si...tu non vada a lavorare
per aziende come la textron aviation...o cose del genere..bombe a
grappolo..ecc..ahh si, allora li si che ti pagano, poi spiegherai a tuo
figlio che lavoro fai...della serie..sai, io costruisco cose che ammazzano
persone..ecc..vedi tu..
Già, solo il settore delle bombe è pagato meglio che in Italia.
Me la devo segnare questa.
Post by Pask
Post by Xisy
Buonissima, non lo metto in dubbio.
Se ci dovessimo conoscere ti porto a pranzo a Caorle, alla taverna
Hemingway, vedrai che roba. Altro che fast food...
Se c'è un argomento convincente su cui restare in Italia è preferibile
rispetto agli USA, è proprio la cucina.
Fossi in te punterei esclusivamente su questo.
Post by Pask
Post by Xisy
Ti credo, anzi sono sicuro che tu abbia ragione, ma la mia opinione è
che
Post by Pask
da
Post by Xisy
quelle parti c'è un tasso di stronzi molto alto che contamina
l'ambiente.
Post by Pask
E
Post by Xisy
anche in termini di probabilità, il rischio di trovarsi in un ambiente di
lavoro e di vita dimmerda è molto molto elevato. Preferisco non correre il
rischio.
Guarda che l'americano bianco medio non è il top della simpatia, te lo dico
per esperienza;
Mah..la mia esperienza non suggerisce particolare antipatia nell'americano
medio.
Post by Pask
vedrai che legherai molto con gente come indiani e asiatici,
oppure con i ns connazionali;
E cosa c'è di male nel legare con gli indiani?
Post by Pask
guarda che il bianco middle-upper è
generalmete un soggetto abbastanza autistico, nel senso che è molto
prevedibile, scontato e superficiale nelle sue reazioni e scelte.
Generalizzi un po' troppo, però.
Post by Pask
E così
sono anche le donne, prova a portarti a casa una del genere, sei fritto.
Mbè... Per trombare trombano.
Post by Pask
Cars, money, weekends..ecco, hai già riempito il cervello di uno
così..credimi che sarà una delusione in un certo senso. Te lo dico per
esperienza. Quindi vedi che l'insieme "S" c'è dappertutto.
Senza dubbio c'è dappertutto.
Ma io non parteggio per gli stati uniti. Parteggio per l'Italia del Sud.
Post by Pask
Ma comunque prima
di prendere l'aereo, fatti almeno un giro qui nel nord est e vedrai che
troverai anche molta brava gente disposta a darti credito, in tutti i sensi.
Noi abbiamo l'80% di stranieri al lavoro, pensa tu, gente che viene dall'ex
yugo, dalla macedonia, e che si è integrata molto bene; perchè tu che sei
italiano non dovresti?
Ma io non devo prendere nessun aereo.



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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
deltaquattro
2008-07-27 14:44:29 UTC
Permalink
Post by Xisy
Post by deltaquattro
Connettere il cervello prima di scrivere no, eh? Ovviamente questi
sono i professori di UC Davis che offrono i postdoc, non quelli che li
Cioè offrono il postdoc anche se non hai il PhD o il dottorato?
Sì, >>[..]: i postdoc li danno anche a gente non ancora dottorata

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
ma proprio leggerti i post prima di rispondere no eh?
Post by Xisy
Dove è scritto di preciso?
Appunto...Ma se ho detto che
ho postato i loro nomi così chi è seriamente interessato agli
argomenti che trattano può provare a contattarli.

ciao

deltaquattro
Alvin
2008-07-24 07:19:32 UTC
Permalink
Post by Pask
Salve a tutti, ho una domanda che mi assilla che vorrei sottoporvi. Io
sono uno studente di ingegneria elettronica, ho terminato gli esami del
percorso triennale (31) e sono in procinto di discussione per la tesi di
laurea (settembre), presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università
Federico II di Napoli (a quanto pare, tra le prime 100 facoltà di
ingegneria più importanti del mondo, secondo uno studio statunitense
dell'anno scorso).
Ciao Pask, sono anch'io studente di elettronica alla F2 (specialistica
però)...mi sorprende l'entusiasmo che hai nei confronti della nostra
università e dei nostri prof...una curiosità off topic (scusate eh:)) ma
quali prof lavorano negli Stati Uniti?
Chissà
2008-07-28 00:29:35 UTC
Permalink
Mi aggiungo alla discussione buttando nel calderone qualche dritta/commento
derivamente dalla mia esperienza passata/recente:-p

Come qualcuno ha già detto senza mezzi termini detto, le probabilità di un
neolaureato italiano di essere direttamente assunto da un'azienda negli USA
sono quasi pressochè nulle. Non è una questione di americani schizzinosi che
vedono qualsiasi laureato non-usa al pari di un indigeno che baratta pepite
d'oro per specchietti.

Il problema è sopratttto una mera questioni di permesso di lavoro.
Un'azienda americana deve impiegare soldi e tempo per procurare un visto di
lavoro ad uno straniero (di solito H1B). Semplicemente perchè mai un'azienda
dovrebbe impiegare parecchi migliaia di dollari e aspettare mesi di
burocrazia per un neolaureato (=zero esperienza) italiano?

Ad ogni laurea presa negli stati uniti (B.S., M.S. o Ph.D.) segue una
permesso di lavoro di 1 anno per stranieri (OPT). Il che vuole dire che
l'azienda in questione può averti da subito "gratis" senza dover aspettare
la macchinosa burocrazia dei visti. Inoltre può provarti prima di decidere
se investire su di te sponsorizzandoti per un regolare visto di lavoro H1B.
In questi caso l'OPT funge da "ponte".

Guarda, i tempi medi per trovare un lavoro per un neo-laureato straniero in
possesso di un master's degree usa e relativo permesso di lavoro si aggirano
sui 6 mesi di estenuanti ricerche. Si parla di chi aspira ad un impiego
nelle top company ovviamente. Non è questione di crisi o non crisi USA, è
questione che trovare un primo impiego soddisfancente con zero esperienza di
lavoro è tosta in tutto il mondo!! Poi è solo una statistica cmq! Però alla
fine si è premiati con uno stipendio da 60/70K annui:-p In italia
l'estenuante ricerca termina con uno stage da 700 mese:-p

Tornando alla questione neo-laureato italiano. Riassumendo:

1) ci sono migliaia di altri neo-laureati "in regola", perchè perdere tempo
con te?
2) i colloquio oltre oceano come li fai? La prima fase è sempre via
telefono, poi che fai?

Il consiglio è sempre "tentar non nuoce", ma la questione è che una seria
ricerca del primo impiego (questo vale OVUNQUE) richiede una meticolosa
quotidiana ricerca di annunci, invio CV e stesura di motivation letter. Se
hai un titolo usa e l'autorizzazione di lavoro sai solo che è una questione
di tempo è perseveranza. E dunque puoi investire tempo e soprattuto DENARO.
Un mio amico francese dopo 4 mesi desistette e torno in francia. Poi
finalmente ottenne il "colloquio della vita", ci credette, investi questa
manciata di centinaia di euro, ebbe ragione, e ora 72k nella Silcon:-p

Come ti è stato detto più volte lavore negli usa è cmq possibile. Ci sono
vari modi.

1) essere assunti da azienda europea/usa che opera in italia/europa, e poi
essere trasferiti in nord-america.
2) conseguire un titolo USA (master/Ph.D)
3) (lo aggiungo io ma, non ci metto la mano sul fuoco). Riuscire ad
imbucarsi in uno stage negli usa. Spesso trovi qualche prof che ha i
contatti o semplicemente le aziende pubblicizzano la cosa. Gli stage negli
usa sono ESCLUSIVAMENTE rivolti a studenti (anche che non studiano negli
usa), e il visto è lo stesso utilizzato per i progetti di scambi con le
università usa (J1). Dunque facilmente ottenibile. Uno stage darebbe tempo
all'azienda usa di provarti e sponsorizzarti per un H1B nel caso facessi
bene il tuo lavoro. Non ho però consocenza di persone che hanno fatto questo
iter.

Riguardo al punto 2 e 3, come fare? Beh il modo migliore per raccattarsi
finanziamenti/opportunità per un M.S./Ph.D./stage è essere fisicamente
presente negli usa per qualche mese in ambiente accademico. Ovvero
bisognerebbe cominciare a candidarsi per i vari programmi scambi studio di
6mesi/1anno (uno specie di Erasmun negli usa) che di solito ogni università
italiana ha. Alcuni bandi sono molto competitivi, altri un po' meno. Dipende
da molti fattori, in particolare da quanto sono pubblicizzati,
documentazione/test richiesti etc... A volte semplicemente professori con
contatti oltreoceano ti propongo una tesi da svolgere oltreoceano.

La maggior parte degli italiani che lavoro negli usa direttamente assunti da
aziende americane hanno semplicemente partecipato a questi scambi, e poi
tramite rapporti pre-esistenti con prof italiani o semplicemente mettendosi
in mostra per le loro capacità sono riusciti farsi offrire un PhD pagato.
Altrimenti il solo fatto di avere passato un anno in univerisità americane
come studente scambio non risolve la questione lavoro, niente titolo usa =
niente lavoro.

In ogni caso solo il fatto che già ti è suonato il campanello di allarme di
questa tua voglia è buon senso. Per questo cose ci vuole tempo e
determinazione visto che spesso questi bandi vengo messi fuori 6mesi / 1
anno prima della partenza.

A me la voglia di espatriare venne un po' tardino ma non troppo, alla fine
del quarto anno (di solito si fa domanda al quarto anno per poi passare il
quinto all'estero, magari facendo al tesi). Ho passato tutto l'inizio quinto
anno partecipando praticamente a tutti i bandi all'estero della mia uni. Poi
la mia perseveranza è stata premiata e mi ritrovai in questo bando
allestito per la prima volta, in ritardo rispetto agli altri, poco
pubblicizzato e pure esigente come test richiesti (GRE, TOEFL). Alla fine
eravamo in 3 per 2 posti:-) Insomma mi sono preso un master negli USA pagato
dalla mia uni italiana, e tra due settimane riparto all'avventura per un
PhD:-p Insomma bisogna arrivarci negli USA in qualche modo, poi le
opportunità abbondano senza bisogno di essere per forza dei geni (io non lo
sono:-p)

Ti consiglio di cominciare a sondare il sito del ufficio relaz.
internazionale della tua uni con cadenza settimanale per farti l'occhio su
cosa viene proposto e l'iter richiesto, e discutere con chi ha già
partecipato per avere le dritte giuste e capire quanto sia competitivo
essere selezionati il bando in questione. Un bando fallito può cmq darti
l'esperienza e la documentazione pronta per avere successo nel prossimo
ricorda:-p

enjoy!

p.s. non bisfrattare la nostra povera europa, non si vive (e si mangia)
decisamente malaccio e le possibilità di carriere e guadagni abbondano.
Post by Pask
Salve a tutti, ho una domanda che mi assilla che vorrei sottoporvi. Io
sono uno studente di ingegneria elettronica, ho terminato gli esami del
percorso triennale (31) e sono in procinto di discussione per la tesi di
laurea (settembre), presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università
Federico II di Napoli (a quanto pare, tra le prime 100 facoltà di
ingegneria più importanti del mondo, secondo uno studio statunitense
dell'anno scorso).
Sono intenzionato al prosieguo degli studi, in altri termini vorrei
conseguire la laurea specialistica in ingegneria elettronica e quindi
acquisire l'equivalente del livello master in USA.
I miei dubbi sono riguardo al valore formale che tali titoli possono avere
negli Stati Uniti. So per fama ad esempio che un ingegnere italiano è ben
considerato all'estero, per i suoi studi pluridisciplinari e per la sua
preparazione in svariati campi delle materie scientifiche di base e
caratterizzanti. Ma tutto ciò è reale? Esistono esperienze di persone che
con una nostra laurea si sono recate in USA e hanno raccontato la loro
storia? Se invio il mio curriculum di neo laureato ad una società come ad
esempio la Apple, esiste qualche possibilità che mi possano considerare
per un lavoro presso di loro?
Non so, sono pieno di dubbi, e confuso. Ho letto sull'argomento
dell'equivalenza dei titoli Italia-USA, ma all'atto pratico le cose come
stanno?
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